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Bce, Pil eurozona giù tra il 5 e il 12%. Pronti a fare tutto il necessario
Il Pil dell'area dell'euro potrebbe diminuire quest'anno tra il 5% e il 12%. La stima è della bce ed è contenuta nel bollettino mensile, nel quale si evidenzia che la contrazione economica ha una "portata e velocità senza precedenti in tempo di pace". Le misure volte a contenere la diffusione del coronavirus "hanno in gran parte bloccato l'attività economica in tutti i paesi dell'area dell'euro e in tutto il mondo. Gli indicatori di indagine per il sentimento dei consumatori e delle imprese sono crollati, suggerendo una forte contrazione della crescita economica e un profondo deterioramento delle condizioni del mercato del lavoro". Di qui la stima della Bce che spiega come la forbice ampia dipenda dalla "durata delle misure di contenimento e del successo delle politiche volte a mitigare le conseguenze economiche per le imprese e i lavoratori". Chiaramente, con la graduale abolizione delle misure di contenimento, questi scenari prevedono una "ripresa dell'attività economica, anche se la sua velocità e la sua portata rimangono molto incerte". Anche l'inflazione è diminuita "a causa del forte calo del prezzo del petrolio e dell'inflazione IAPC leggermente più bassa, escludendo l'energia e i prodotti alimentari".
Per fare fronte alla situazione, il Consiglio direttivo della banca centrale europea ha deciso di allentare ulteriormente le condizioni sulle Tltro III e di avviare una nuova serie di Peltro. Inoltre, gli acquisti vengono effettuati nell'ambito del programma di acquisto di emergenza pandemica -Pepp-, mentre gli acquisti netti continuano nell'ambito del programma di acquisto di attività -App- a un ritmo mensile di 20 miliardi di euro insieme agli acquisti App nell'ambito della dotazione temporanea aggiuntiva di 120 miliardi di euro disponibile fino alla fine dell'anno. Insieme al sostanziale stimolo di politica monetaria già in atto, "queste misure sosterranno le condizioni di liquidità e di finanziamento e contribuiranno a preservare l'erogazione regolare del credito all'economia reale" si legge nel documento. Al tempo stesso, il Consiglio direttivo "dovrà valutare costantemente le misure, singolarmente e come pacchetto, per verificare se sono ancora adeguatamente calibrate e di dimensioni adeguate per fornire il necessario grado di accomodamento" per garantire la stabilità dei prezzi.
Il Consiglio direttivo "resta pienamente impegnato a fare tutto il necessario nell'ambito del suo mandato per sostenere tutti i cittadini dell'area dell'euro in questo periodo estremamente difficile" conclude la Bce, in riferimento. sia a ciò che potrà fare il Consiglio direttivo nel garantire che la politica monetaria "sia trasmessa a tutti i settori dell'economia e a tutte le giurisdizioni nel perseguimento del suo mandato di stabilità dei prezzi". Il Consiglio direttivo è pertanto "pienamente disposto ad aumentare le dimensioni del Pepp e ad adeguarne la composizione, per quanto necessario e per tutto il tempo necessario".