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Bertelli (Prada), impatto negativo coronavirus su risultati 2020
Utile 2019 di 256 milioni di euro, ricavi 3,226 mld (+3%)
"Il Gruppo Prada ha iniziato il 2020 registrando un’ottima performance; tuttavia, l'epidemia di Coronavirus ha interrotto il nostro percorso di crescita" Lo afferma, commentando i risultati del 2019, l'amministratoire delegato del Gruppo Prada, Patrizio Bertelli, che spiega di attendersi "un impatto negativo sui risultati di quest'anno". "Ciò che sta succedendo oggi - sottolinea - è un evento senza precedenti che ci richiede di agire con grande senso di responsabilità e i nostri pensieri e il nostro sostegno sono rivolti alle persone che stanno affrontando questo momento di grande difficoltà. La sicurezza e il benessere dei nostri collaboratori e dei nostri clienti sono prioritari e faremo tutto il possibile per superare questa crisi insieme. Sebbene sia difficile prevedere l'evoluzione dell'epidemia, ci aspettiamo un impatto negativo sui risultati di quest'anno".
La società sta "mettendo in atto un piano di azione articolato per mitigarne gli effetti, forti della flessibilità della nostra supply chain e dell’agilità della nostra organizzazione. La solidità della situazione patrimoniale e finanziaria del Gruppo ci consente di guardare con serenità al futuro, sicuri che saremo in grado di affrontare questo periodo di crisi imprevista e che ci troveremo pronti per ripartire al termine di questa emergenza.”
Intanto Prada archivia il 2019 con un utile di 256 milioni di euro, incluso il beneficio del Patent Box; il giro d'affari si attesta a 3,226 mld di euro (+3%). Le vendite retail sono in crescita del 4% a cambi correnti, +2% a cambi costanti; le vendite a prezzo pieno, in crescita a doppia cifra nel secondo semestre, hanno più che compensato la forte riduzione delle vendite a saldo. Le vendite qholesale in calo del 3% a cambi correnti, -4% a cambi costanti, come da guidance. L'Ebit raggiunge i 307 milioni, pari al 9,5% dei ricavi netti. La posizione finanziaria netta è negativa di 406 milioni di euro, mentre il flusso di cassa operativo è di a 362 milioni. "L'eliminazione dei saldi di fine stagione - fa sapere il gruppo - ha influito sul trend delle vendite retail nel corso del 2019. Il significativo taglio del canale wholesale, a partire dalla collezione P/E 2020, ha comportato un calo delle vendite del 4%. Entrambe queste decisioni strategiche mirano a preservare l'esclusività dei marchi e a proteggere il valore dei prodotti". D'altro canto "la reazione del mercato è stata molto positiva e le vendite a prezzo pieno sono aumentate del 6% su base annua, compensando l'impatto negativo della riduzione dei saldi e del canale wholesale. Il miglioramento è stato evidente nella seconda parte dell'anno (+10%) e in particolare nel quarto trimestre (+15%)".
Per quanto riguarda le aree geografiche l'Europa cresce del 6% a cambi correnti; America +11% a cambi correnti, favorita dai consumi domestici; Apac -2% a cambi correnti, penalizzata dalle proteste di Hong Kong. Risultati eccellenti in Corea del Sud e nella Cina continentale; Giappone +9% a cambi correnti nonostante l'aumento dell’IVA a ottobre; Medio Oriente -1%.
Patrizio Bertelli, CEO del Gruppo Prada, ha commentato: