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BORSA/ Europee positive in avvio in attesa del dato sull'inflazione Usa. Milano +0,23%
Avvio contrastato per i principali titoli italiani: performance positive per Prysmian, Mediobanca ed Eni, mentre Saipem registra forti perdite
Avvio misto per i principali indici europei questa mattina. Gli investitori stanno seguendo da vicino i dati sull'inflazione previsti per oggi, che potrebbero influenzare la direzione futura dei mercati. Il FTSE MIB di Milano è in crescita dello 0,23% a 35.204,00 punti. Anche l'Euro Stoxx 50 mostra un incremento, seppur, modesto, con una variazione positiva dello +0,06% a 4.983,35 punti. L'indice tedesco DAX guadagna il +0,19%, attestandosi a 20.300,42 punti, mentre il FTSE 100 di Londra avanza con un più deciso +0,64% a 8.254,01 punti. In Francia, il CAC 40 segna un lieve aumento dello +0,11%, raggiungendo i 7.431,65 punti, mentre l'AEX olandese cresce dello +0,31% a 887,69 punti. In Spagna, l'IBEX 35 è in crescita dello +0,08%, a 11.762,00 punti. Al contrario, l'SMI della Svizzera è in leggero calo, segnando una perdita dello -0,14% a 11.684,70 punti. Tra gli altri indici, il PSI 20 di Lisbona è in aumento dello +0,56% a 6.412,65 punti, mentre il BEL 20 di Bruxelles guadagna il +0,42%, salendo a 4.218,30 punti. L'OMXS30 svedese mostra un aumento dello +0,27% a 2.528,09 punti.
DATO INFLAZIONE INFLUENZATO DA STAGIONALITA'
Come dicevamo, oggi escono i primi dati dell'inflazione per la settimana, questa mattina per gli Uk e oggi pomeriggio negli Usa, dati separati da altre due singole inflazioni europee che fanno riferimento a Francia e Spagna, dati anticipatori del dato ultimo di venerdì sull'inflazione europea. David Pascucci, analista di XTB suggerisce di prestare attenzione "alle reazioni del mercato obbligazionario e del mercato valutario che potrebbero risentire della volatilità dei dati in uscita oggi, tutti dati che non vedono cali dell'inflazione". In particolare, "il dato dell'inflazione in uscita oggi e riferito al mese di dicembre potrebbe essere influenzato in modo determinante dalla stagionalità relativa alla chiusura dell'anno e all'aumento dei consumi dovuti alle festività natalizie, pertanto un dato non proprio veritiero circa lo stato di salute generico dell'economia. Questo non vale solo per gli Usa ma anche per tutte le altre aree economiche che vedranno l'uscita dell'inflazione, quindi anche l'Europa nel suo complesso. Così come per il tasso di disoccupazione Usa uscito scorsa settimana, un dato positivo ma che di fatto non ha sorpreso molto in quanto proprio gli ultimi mesi dell'anno di configurano come mesi positivi per i consumi rispetto al resto dell'anno. Non aspettiamoci quindi grandi sconvolgimenti in negativo su questi dati, anzi aspettiamoci tutti dati in linea con le stime, gennaio da questo punto di vista é un mese di transizione per quanto riguarda la lettura dei dati macro".
A PIAZZA AFFARI
Nel frattempo, a venti minuti dall'avvio delle contrattazioni a Piazza Affari, il mercato italiano mostra una prevalenza di segni positivi, con alcuni titoli che guidano i rialzi e altri che segnano leggere flessioni. Tra i migliori performer spicca Iveco, che registra un aumento del 2,76% portandosi a 9,758 euro grazie a volumi di scambio che superano 1,38 milioni di unità. Bene anche Prysmian, in progresso dell'1,97% a 65,78 euro, e Buzzi Unicem, che guadagna l'1,74% attestandosi a 36,44 euro. Tra i titoli del comparto finanziario, Mediobanca cresce dell'1,02% a 14,93 euro, mentre FinecoBank e Banco BPM registrano rialzi più contenuti rispettivamente dello 0,55% e dello 0,22%. Nel settore energetico, Eni avanza dell'1,08% a 13,9 euro e Snam guadagna l'1,01% a 4,395 euro, sostenuti dall'andamento positivo del prezzo del petrolio. Anche Enel è in territorio positivo, con un incremento dello 0,65% a 6,98 euro. I settori difensivi mostrano una crescita moderata: Terna segna un +0,45% a 7,66 euro e Italgas cresce dello 0,56% a 5,41 euro. Tra i titoli industriali, Interpump si apprezza dello 0,38%, raggiungendo i 42,92 euro. Bene anche Campari, che avanza dell'1,37% a 5,502 euro, confermandosi tra i favoriti del comparto alimentare. In lieve calo alcuni titoli bancari come Intesa Sanpaolo, che perde lo 0,26% a 4,0605 euro, e Banca Monte dei Paschi, in flessione dello 0,40% a 7,066 euro. In terreno negativo anche Stellantis, che scende dello 0,17% a 12,172 euro, e Ferrari, in calo dello 0,17% a 411,10 euro. Le perdite più significative si registrano su Saipem, che arretra del 2,16% a 2,678 euro con volumi di scambio di oltre 13 milioni di unità. Anche Telecom Italia subisce un calo dello 0,78%, portandosi a 0,2603 euro. Segue Moncler, che cede lo 0,90% a 53,36 euro, e Brunello Cucinelli, in ribasso dello 0,81% a 112,50 euro.