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Brunello Cucinelli, ricavi in calo del 10,5% nel 2020 ma la stima sul 2021 è di una crescita del 15 - 20%

il presidente esecutivo, nel 2022 +10%

Brunello Cucinelli chiude in calo i numeri del 2020 ma alza le stime di crescita sul 2021. La perdita si attesta a 33,2 milioni di euro e si confronta con l'utile di 52,55 milioni del 2019; l’utile netto normalizzato è stato pari a 2,7 milioni di euro. Il giro d'affari ha subito una contrazione del 10,5% a 544,013 milioni di euro rispetto ai 607,76 milioni dello scorso anno. A cambi costanti il calo è del 9,9%. Le vendite del secondo semestre sono state  pari a 338,9 milioni, con una crescita a cambi correnti pari al +7,1%. "Abbiamo da poco concluso l’anno 2020 - commenta Brunello Cucinelli, presidente esecutivo e direttore creativo della società - del quale per generazioni a venire si discuterà, e che resterà nella nostra memoria come un periodo doloroso per il corpo e per l’anima, ma anche come un tempo di grandi cambiamenti a vantaggio dell’umanità e del creato tutto, e l’abbiamo chiuso in termini di ricavi con una leggera diminuzione del 9,9%. Proprio in questi giorni mi pare molto forte l’idea a livello globale che tra qualche mese si possa tornare alla nostra normale qualità della vita. Con questa convinzione e grazie all’importante quantità di ordini in portafoglio derivanti dalle collezioni Autunno-Inverno 2021, considerate 'pare' unanimemente 'bellissime' sia dai clienti che dalla stampa specializzata mondiale, progettiamo questo “anno del riequilibrio” con un’importante crescita del fatturato tra il 15% ed il 20%, e immaginiamo come da nostro progetto decennale 2019 – 2028 un anno 2022 con una crescita intorno al 10%".

Tornando al 2020, per quanto riguarda il mercato europeo, il giro d'affari risulta pari a 181,5 milioni di euro (33,3% sul totale), con un leggero calo del -1,8% rispetto ai 184,8 milioni dello scorso anno; il secondo semestre del 2020 riporta un’importante crescita del +20,6%). "Il risultato molto positivo - nota la maison - è guidato dal canale multibrand". Cucinelli segnala l'apporto "interessante" delle vendite nelle aree caratterizzate dalla presenza del cliente locale, in particolare centro-nord Europa e tutta l’area ex Urss, con le aree a vocazione turistica che risentono maggiormente degli effetti della pandemia. In Italia le vendite sono pari a 68,3 milioni di euro (12,6% sul totale), con una flessione del -23,8% rispetto a 89,7 milioni del 2019; la seconda parte dell’anno riporta una performance pari al -13,3%."La mancanza di turisti è stata parzialmente compensata dalla tenuta dei Specialty Stores nelle città di provincia" nota la società.

Nel mercato nordamericano i ricavi risultano pari a 172,8 milioni di euro (31,8% sul totale), con una performance del -15,4% rispetto ai 204,1 milioni del 2019; il secondo semestre del 2020 riporta una crescita del +4,8% a cambi correnti, maggiormente marcata a cambi costanti. Il mercato nordamericano torna dunque a crescere nel secondo semestre, mostrando "una grande resilienza della domanda. I postivi ordini wholesale supportano la performance e ci trasferiscono una grande fiducia per il 2021". In Cina il giro d'affari risulta pari a 61,7 milioni di Euro (11,3% sul totale), con una performance pari al -1,9% rispetto allo scorso anno; il secondo semestre 2020 riporta una crescita pari a +14%. La Mainland China riporta un risultato positivo sull’intero anno, con una marcata accelerazione nel secondo semestre che evidenzia importanti crescite a doppia cifra; permane nell’arco dei 12 mesi la debolezza di Hong Kong e Macao, con alcuni positivi segnali di ripresa nell’ultima parte dell’anno. Nel Resto del Mondo, ricavi pari a 59,7 milioni di euro (11% sul totale), con un calo del -9,9% rispetto ai 66,3 milioni del 2019; la seconda parte del 2020 riporta un risultato pari al -1,5%. Progressivo recupero delle vendite nella seconda parte dell’anno, caratterizzato dalla solidità dei risultati nella Corea del Sud e dalla normalizzazione delle vendite nel mercato giapponese.

Rispetto al canale distributivo, il fatturato del Retail è pari a 268,8 milioni di euro (49,4% sul totale), con un risultato del -20,8% rispetto al 2019; il secondo semestre 2020 riporta un “leggero” calo del -12,3%. Molto importante la crescita delle vendite della boutique online che ha raddoppiato nel corso del 2020 la relativa incidenza sulle vendite complessive, arrivando a rappresentare un peso intorno al 5%. Nel wholesale le vendite sono pari a 275,2 milioni di euro (50,6% sul totale), con una performance del +2,6% rispetto ai 268,3 milioni al 31 dicembre 2019; la seconda parte dell’anno riporta una crescita molto significativa pari al +36,1%. 

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