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Columbia Threadneedle Investments, indice 'ritorno a normalità' del 28% sotto i livelli di attività pre-Covid
Di Giacomo, "potrebbe centrare obiettivo anche sotto quota 100 a causa del cambiamento di abitudini"
Secondo l'indice elaborato da Columbia Threadneedle Investments, siamo ancora del 28% sotto i livelli di attività pre-Covid. Paul DiGiacomo, responsabile della ricerca azionaria della società di investimento, evidenzia come ...
il tentativo di tornare alla normalità dopo la pandemia stia in questo momento accomunando tutti i paesi. "Noi stiamo cercando di capire quando l'attività economica statunitense si rimetterà in carreggiata e per farlo monitoriamo una serie di indicatori della 'normalità', come le attività di intrattenimento e svago, gli acquisti nelle vie del centro e la riapertura delle scuole. Il risultato è un indice che misura l'avanzamento lungo il percorso che ci condurrà al mondo post-Covid". Un indice dunque che intende misurare i dati relativi alle attività umane rispetto ai livelli precrisi che viene compilato dagli analisti e monitora le attività svolte negli Stati Uniti. Che, ovviamente, in quanto locomotiva dell'economia mondiale, sono da sempre nel mirino degli investitori. Con il graduale ritorno alla normalità, il livello percentuale si avvicinerà sempre più a 100
"Dal nostro aggiornamento di aprile, l'Indice del ritorno alla normalità è salito ulteriormente, al 72%, alimentato dai guadagni conseguiti da viaggi, intrattenimento e ritorno all'insegnamento in presenza. Ora che i livelli di immunità sono in aumento, grazie all'effetto combinato di vaccinazioni e infezioni contratte in precedenza, ci aspettiamo un calo continuo dei casi attivi nelle prossime due settimane. Come scenario di riferimento, l'indice dovrebbe evidenziare progressi a maggio, in quanto una maggiore immunità e fattori stagionali contribuiscono ad accrescere i livelli di attività. In assenza di battute d'arresto significative, gli Stati Uniti potrebbero raggiungere la fascia di normalità entro agosto. Continuiamo a monitorare i dati sulle varianti negli Stati Uniti; se notiamo un picco significativo nel numero di casi, la dinamica che condurrà il paese verso la nostra fascia di normalità potrebbe rallentare" sottolinea l'esperto. Ma attenzione: "non tutte le attività umane torneranno sui livelli pre-Covid" avverte. "L'indice potrebbe centrare la 'normalità' sotto quota 100 per via della continua evoluzione delle nostre abitudini, si pensi ad esempio al telelavoro e alla riduzione dei viaggi di lavoro. La definizione di 'normalità futura' sta cambiando, e la soglia di normalità dell'indice rifletterà ciò che emerge dalle nostre analisi inferenziali dei dati e dalla nostra ricerca fondamentale".