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Contrazione del 28% nel 2020 per mercato orologi da polso in Italia, 3,9 milioni di consumatori stimati per 2021
Milano, 19 marzo 2021 (L&F) - Una contrazione del 28% nel 2020 per gli orologi da polso, per un mercato che complessivamente vale 1,5 miliari di euro. E' la stima rilasciata da Assorologi in collaborazione con GfK Italia,. L’analisi, che si basa raccoglie l'indagine mensile di GfK sui Retail Panel, sulla ricerca annuale per conto dell’associazione sugli acquisti di orologi da polso da parte del consumatore italiano, sii dati forniti da Istat e dalla Federazione dell’industria dell’orologeria svizzera, mostra che le continue chiusure e l'assenza di turismo hnnoa portato, rispetto alle rilevazioni Retail e Consumer, a una forte contrazione a valore (-35%) e a quantità (-33%). L’analisi dei dati condotta sul consumatore italiano mostra invece un dato ottimista, il numero di acquirenti risulta parti a 4,8 milioni di individui (contro i 5,6 del 2019). Il canale delle vendite online è in costante crescita a causa del contesto di emergenza sanitaria e chiusure, il valore di crescita è del 30,4%contro 21,2% del 2019, mentre il canale gioiellerie e orologerie subisce invece il contraccolpo delle chiusure.
Il segmento 'Smartwatch' evidenzia un bacino di possessori costituito da circa 7,7 milioni di italiani e una buona propensione all’acquisto futuro (35%).
Rispetto alle intenzioni di acquisto per il 2021 emerge un dato più positivo con una stima di 3,9 milioni di consumatori che acquisteranno orologi da polso durante l’anno corrente. “Questi numeri non ci stupiscono” commenta Mario Peserico, presidente Assorologi. "La perdita totale del turismo internazionale e dei visitatori business dall’estero . osserva . ha azzerato una parte molto importante di acquisti in Italia e la prolungata e ripetuta chiusura dei punti di vendita ha fatto il resto. Siamo fiduciosi rispetto all’interesse che il consumatore italiano continua a nutrire verso l’orologeria e che ci ha consentito di compensare almeno parzialmente l’assenza di acquirenti stranieri.Soprattutto se dopo Pasqua dovessimo riprendere l’attività a pieno regime, confidiamo che si aprirà uno scenario di ripresa".