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Cresce la consulenza finanziaria indipendente, Io Investo la più grande community in Italia
Ma tutto passa dalla formazione, primo passo necessario per conoscere la ratio degli investimenti e giudicarne la performance
Dalla formazione alla consulenza finanziaria indipendente, per rendere gli investitori consapevoli e partecipi delle scelte di investimento, e per offrire anche uno sbocco lavorativo con ampi margini di crescita. Alessandro Moretti e Danilo Zanni hanno fondato Io Investo, Academy e società di consulenza finanziaria indipendente. Il primo è il più giovane al mondo ad ottenere il master IFTA e secondo italiano nella storia, il secondo è Danilo Zanni, consulente e analista tecnico, ex Fineco. “Siamo partiti da due considerazioni principali” racconta Moretti a Luxury&Finance: "la prima ha a che fare con il basso livello di alfabetizzazione finanziaria, con ciò intendendo le conoscenze minime per comprendere cosa siano il debito, l’interesse, l’inflazione eccetera. Ricerche condotte in Italia mostrano che il nostro livello di alfabetizzazione finanziaria è tra i più bassi nel mondo”. In secondo luogo, “l’industria finanziaria non è interessata alla alfabetizzazione”, per ovvie ragioni. “Non sono punti di vista. Il primo dato è un dato di fatto suffragato da classifiche. Come lo è anche il fatto che i costi dei prodotti finanziari italiani sono i più alti in Europa. E non perché la qualità è migliore”. Del resto, tiene a sottolineare Moretti, “le performance le dà il mercato. Più pago per avere una performance e peggiore risulta essere il mio investimento”. In sintesi, in Italia vengono venduti i prodotti più costosi rispetto al resto dell’Europa e i più inefficienti. “Noi ci siamo voluti inserire in questo vuoto. Nelle scuole non si fa informazione, né in famiglia, perché veniamo da un periodo storico in cui era ‘facile’ investire, rischiando poco in titoli di stato con rendimenti del 10-15 %. Funzionava tutto. Il contesto in cui viviamo però è completamente diverso e i nostri genitori, gli insegnanti, i nonni non hanno quelle conoscenze perché hanno dei vissuti totalmente diversi rispetto ai nostri”.
Moretti e Zanni adottano dunque un ragionamento opposto rispetto a quello comune: “se la popolazione è alfabetizzata finanziariamente riesce a comprendere meglio l’importanza di guadagnare, risparmiare, non indebitarsi e il ruolo del consulente non è più vendere il prodotto più costoso, ma solo aiutare a investire meglio”. Se il cliente è alfabetizzato, anche il lavoro del consulente cambia. Il primo comprende quello che sta facendo il secondo e quest’ultimo riesce a comunicare meglio. Quando i mercati scendono il cliente non viene preso dal panico, l’investitore sa in cosa sta investendo, quando e in quanti anni raggiungerà quegli obiettivi finanziari. In questo contesto e con queste convinzioni “abbiamo sviluppato due rami di business: formazione e consulenza”. La prima è educazione finanziaria attraverso contenuti di base gratuiti e percorsi a pagamento. “Copriamo tutte le fasce di età e i generi, anche se il trading è prettamente maschile e la parte di investimenti e previdenza vede un interesse paritetico”. Con la società di consulenza finanziaria, “aiutiamo a investire meglio. Per farlo, abbiamo creato una società indipendente, dove inseriamo i consulenti finanziari”. All’inizio, racconta, è stato difficilissimo trovarne. Questo perché la figura del consulente indipendente è recente. Ma anche e soprattutto perché “arrivavano al colloqui i consulenti delle banche che sono ottimi commerciali, ma di consulenza non sapevano nulla. Ci siamo ritrovati senza le figure giuste e proprio per questo abbiamo deciso di aprire una scuola: per formarli e poi inserirli. Con la scuola formiamo anche per sostenere l’esame di Stato”.
“Inseriti i primi sette, siamo passati a un blocco successivo di 40 con l’obiettivo di arrivare a 100 a fine anno. Nella scuola ne abbiamo formati 215, oggi iscritti all’albo. Per accedere ai corsi serve un diploma di scuola superiore e non ci sono di fatto limiti di età. Il percorso dura sei mesi con lezioni settimanali e assistenza costante. Il 90% sono uomini e il 10% donne. Dai 25 ai 40 anni la fascia d’età più presente. Per fare il consulente non serve avere studiato economia, perché la parte tecnica , la costruzione del portafoglio passa per l’ufficio centrale della società che approva tutto quello che fa il consulente. Il quale deve parlare con il cliente, aiutarlo a capire quale è la sua situazione di partenza e quali sono i suoi obiettivi per il futuro” conclude Moretti. Io Investo, che ha debuttato come società digitale, ha poi inaugurato una sede fisica a Mendrisio di 1600 mq, dove si trova l’Academy.