- Economy
Cresce la fiducia di cittadini e imprese, per Confcommercio "segnale importante"
Mameli (Intesa Sp), "la svolta per l'economia appare già in corso"
Cresce a maggio la fiducia di consumatori e imprese. La stima di istat indica, rispettivamente un incremento da 102,3 a 110,6 e da 97,9 a 106,7. Tutte le componenti migliorano: balza verso l’alto ...
il clima economico (da 91,6 a 116,2) e quello futuro (da 109,6 a 122,5); il clima personale e quello corrente registrano incrementi più contenuti (da 105,9 a 108,7 e da 97,4 a 102,6, rispettivamente). Per quel che riguarda le imprese, si stima un miglioramento della fiducia diffuso a tutti i comparti osservati. In particolare, nell’industria manifatturiera l’indice sale da 106,0 a 110,2 e nelle costruzioni da 148,5 a 153,9. Nei servizi di mercato si registra un aumento accentuato dell’indice che sale da 87,6 a 98,4 mentre nel commercio al dettaglio l’incremento è meno ampio (da 96,0 a 99,3). Nell’industria manifatturiera e in quella delle costruzioni migliorano tutte le componenti dell’indice di fiducia. Si segnala una netta crescita della fiducia nei settori dei beni strumentali e dei beni di consumo nel comparto manifatturiero; per quanto attiene alle costruzioni, il miglioramento della fiducia è più spiccato nel settore dei lavori di costruzione specializzati. Con riferimento ai servizi di mercato, i saldi di tutte le componenti dell’indice sono in decisa risalita. La fiducia migliora in modo rilevante nel settore del turismo e in quello del trasporto e magazzinaggio. Nel commercio al dettaglio, migliorano sia i giudizi sia le aspettative sulle vendite mentre le scorte sono giudicate in accumulo. Per quanto riguarda i circuiti distributivi, il miglioramento della fiducia è diffuso ad entrambe le componenti ma con intensità diverse: nella grande distribuzione l’aumento è moderato (l’indice sale da 101,4 a 102,6) mentre nella distribuzione tradizionale è pronunciato (l’indice passa da 83,1 a 92,1).
Per Confcommercio si tratta di un "segnale importante per la ripresa" che evidenzia "in modo rassicurante, l’accordo tra funzionamento delle istituzioni e propensioni dei cittadini e del mondo produttivo a partecipare senza riserve alla costruzione della crescita economica". "Il sentiment delle famiglie, ancora distante dai valori del 2018, è tornato sui livelli di febbraio 2020, realizzando almeno la necessaria premessa per quel recupero della domanda coerente con una variazione del PIL attorno al 4% nell’anno in corso" evidenzia l'Ufficio Studi. "Allo stesso tempo – conclude - è significativo che il recupero della fiducia delle imprese sia diffuso a tutti i settori e coinvolga in misura più rilevante proprio i comparti produttivi più colpiti dalla pandemia, come il turismo, i trasporti ed il commercio tradizionale".
Di una "tornata di indagini di fiducia di maggio" che è stata "decisamente migliore del previsto" parla Paolo Mameli, senior economist Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, evidenzianzo che "il recupero del morale di famiglie e aziende potrebbe continuare a giugno-luglio sulla scia dell’ulteriore allentamento delle restrizioni anti-Covid previsto dall’attuale road-map sulle riaperture (che potrebbe essere rafforzata nelle prossime settimane). Tenuto conto dell’intensificarsi della campagna vaccinale, ormai vicina agli obiettivi previsti dal Piano vaccinale nazionale, il rischio che il processo possa invertirsi appare contenuto almeno nel breve termine". Inoltre, evidenzia mameli "gli sviluppi recenti ci sembrano coerenti con la nostra stima di un rimbalzo del Pil dell’ordine di un punto percentuale nel trimestre in corso. Soprattutto, si stanno creando le condizioni per vedere un’accelerazione potenzialmente anche molto ampia nel trimestre estivo, quando l’effetto-riaperture (nel confronto con i tre mesi precedenti) sarà massimo. Nel complesso, stanno emergendo rischi al rialzo (per ora di entità moderata) sulla nostra attuale previsione sul Pil 2021 (che per il momento si attesta al 3,7%). La svolta per l'economia appare già in corso".