Culti Milano chiude 2020 in decisa crescita, exploit in Borsa (+32,35%)

Culti Milano chiude l’esercizio 2020 con ricavi per 13,5 milioni di euro, in aumento rispetto ai 9 milioni del 2019; l'Ebitda si attesta a 3,2 milioni (1,4 milioni nel 2019), mentre l'utile sale a 1,45 milioni dai 300mila euro del 2019. E in Borsa il titolo schizza verso l'alto e segna il massimo storico, scambiato a 9 euro per azione pari a +32,35%. Altissimi i volumi degli scambi con 57.000 pezzi passati di mano rispetto a una media di 10.400. 

Prosegue intanto l’espansione commerciale e internazionale del Gruppo, grazie anche all’acquisizione del controllo di Scent Company, società che si occupa di marketing olfattivo, e alla costituzione della joint venture Culti Milano Asia, per la diffusione dei prodotti di Culti Milano ad Hong Kong e più in generale sul territorio cinese, su quest’ultimo attraverso la subsidiary Culti Milano China. Nei primi mesi del 2021 i dati commerciali del gruppo evidenziano valori incrementali per tutte le società e facendo registrare un fatturato consolidato pro-forma a fine aprile di 5,5 milioni di euro, in crescita del 44% rispetto allo stesso periodo del 2020, che si era chiuso con un fatturato consolidato pro-forma di 3,8 milioni di euro (a parità di perimetro). Il board ha deliberato di proporre all’assemblea degli azionisti il rinnovo dell’autorizzazione all’acquisto e alla disposizione di azioni per un controvalore massimo di 500 mila euro. Inoltre, il cda ha inoltre esaminato ed approvato un piano di phantom shares denominato 'Piano di Phantom Shares 2021-2025' in favore del top management, individuato nelle figure del presidente Franco Spalla, dell’amministratore delegato Pierpaolo Manes e del direttore generale Giovanni Casale . Il Piano, che sarà sottoposto all’approvazione dell’assemblea in sede ordinaria, unitamente al relativo Regolamento, prevede l’assegnazione gratuita ai beneficiari di massime n. 155.000 Phantom Shares. L’adozione del Piano è finalizzata all’incentivazione e alla fidelizzazione, nel medio-lungo termine, dei beneficiari che occupano le posizioni di maggior rilievo all’interno della società.