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Dalla cassa integrazione alla ristrutturazione, le misure contro la crisi di Under Armour

Parla di "decisione difficili" Under Armour nell'annunciare il piano di ristrutturazione che era già previsto ma che evidentemente la crisi sanitaria e le conseguenze sull'economia hanno reso più importante. Il presidente e amministratore delegato Patrik Frisk fa riferimento a "un significativo calo delle entrate" con tanti dei negozi dove il brand e distribuito che restano chiusi. Nonostante segnali di ripresa, "questo shock imprevisto per il nostro business e stato acuto, costruendosi a prendere decisioni difficili per garantire che Under Armour sia posizionata per partecipare alla eventuale ripresa della domanda". 

Innanzitutto viene estesa la chiusura dei negozi fino a nuovo avviso. Riaperture saranno valutate sulla base delle indicazioni delle autorità sanitarie. Il cda ridurrà il compenso del 25% ai componenti e così pure dai vicepresidenti esecutivi in su per tutta la durata della crisi. Dal 12 aprile cassa integrazione per i dipendenti dei negozi in Usa e per i circa 600 che lavorano nella distribuzione. Assistenza sanitaria sarà garantita perni primi due mesi di cassa integrazione.

Per quanto riguarda la ristrutturazione, la stima e possa avere un valore tra i 475 e i 525 milioni di dollari nel 2020. Sempre a causa del coronavirus la società ha ritirato l'outlook sul 2020 e annuncia nuove informazioni in occasione della confernce call sui conti del primo trimestre. 

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