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Ddl Capitali: Equita, "passo importante ma ancora molto da fare"

"I mercati dei capitali in Italia presentano un gap ancora rilevante rispetto alle principali borse europee in termini di dimensioni del mercato e delle operazioni, e un processo di quotazione che è generalmente più lungo, complesso e dispendioso. Le ultime novità rappresentano un altro passo importante per rendere più competitivo il mercato dei capitali italiano, tuttavia riteniamo che rimane molto altro da fare, sia a livello di Commissione Europea sia nazionale". Così Luigi De Bellis, co-head Ufficio Studi Equita (nella foto), dopo il via libera del Governo a interventi a sostegno della competitività del mercato dei capitali italiano. Il Cdm ha approvato infatti un disegno di legge Capitali che "costituisce una riforma organica volta a incentivare la quotazione delle società e diffondere l`azionariato della Borsa italiana, anche al fine di sostenere le imprese che puntano a crescere e ad aumentare la propria competitività mediante il ricorso al mercato dei capitali". "Il disegno di legge - nota l'esperto - semplifica le procedure di ammissione alla negoziazione, riduce gli oneri a carico delle aziende che intendono quotarsi ed estende la classificazione di `piccole e medie imprese` emittenti azioni quotate, innalzando il tetto della capitalizzazione massima da 500mn a 1bn. Inoltre, riforma la disciplina degli emittenti di strumenti finanziari diffusi e modifica le regole in tema di responsabilità del collocatore e di offerta fuori sede. In tema di redazione del bilancio si prevede la facoltà, per le società aventi azioni su sistemi multilaterali di negoziazione, di adottare i principi contabili internazionali. Per facilitare la partecipazione degli investitori istituzionali nei mercati regolamentati è estesa la qualifica di investitore professionale di diritto privato anche agli enti previdenziali privati e privatizzati". 

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