ENERGIA/ RINNOVABILI, AGICI: "IN ITALIA NECESSARI INVESTIMENTI DA 1.010 MILIARDI PER RAGGIUNGERE GLI OBIETTIVI NET ZERO"

Milano, 20 settembre 2024 - Le rinnovabili in Italia crescono, ma per raggiungere la neutralità carbonica è richiesto un profondo cambio di paradigma. Necessaria è un’accelerazione decisa degli investimenti che, al fine di centrare gli obiettivi di Net Zero, dovranno raggiungere la cifra di 1.010 miliardi di euro entro il 2050, ma non solo: si tratta di adottare nuove politiche pubbliche che alleggeriscano il peso burocratico dei processi autorizzativi, rimuovendo gli attuali ostacoli normativi e dando così lo slancio decisivo alla transizione energetica del Paese. Sono queste alcune delle evidenze contenute nello studio “Net Zero: la sfida e il potenziale delle energie rinnovabili al 2050”, presentato oggi a Milano in occasione del workshop “Net Zero Economy al 2050: miraggio o realtà?” organizzato da Agici nell’edizione 2024 dell’Osservatorio Rinnovabili OIR, che vede Edison come partner strategico. Un evento a cui hanno preso parte i vertici dei principali operatori energetici per discutere sugli obiettivi e le sfide che attendono l’Italia nel percorso per diventare una Net Zero Economy entro il 2050. Per condurre l’analisi, Agici ha delineato una roadmap di azioni e investimenti necessari per ridurre le emissioni climalteranti in tre settori chiave non ETS, residenziale, terziario e dei trasporti, il più inquinante tra quelli considerati, approfondendo il ruolo delle FER per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione. Se gli investimenti in FER continuano ad aumentare, a gravare sul loro sviluppo è un aspetto ancora poco considerato, ovvero lo stato dell’arte del parco rinnovabile esistente. Il 70% degli impianti idroelettrici e geotermoelettrici è infatti antecedente al 1980, mentre due terzi degli impianti eolici e fotovoltaici risalgono al periodo 2007-2014. Partendo da una capacità stimata di 83 GW al 2025, al 2050 dovranno essere rinnovati in Italia 73,8 GW con un costo stimato di 48,3 miliardi di euro, destinati prevalentemente ai settori fotovoltaico e idroelettrico. Dal rapporto emerge chiaramente come la volontà di investire nelle rinnovabili da parte dei principali operatori sia elevata, confermata dalle previsioni di un aumento della capacità FER nel periodo 2023-2030 pari al 63% (+147,6 GW) rispetto a quella installata nel 2023, e di un ammontare di investimenti complessivi che corrisponde a 174,3 miliardi di euro (42 miliardi considerando solo i player italiani). Tuttavia, osserva Agici, se la volontà e le risorse finanziarie sono considerevoli e tangibili nei piani degli operatori, in Italia i processi burocratici rappresentano un ostacolo ancora troppo vincolante per il definitivo sviluppo delle rinnovabili, nonostante il percorso tracciato dal PNIEC. Una criticità, questa, che trova espressione negli iter approvativi ancora troppo lunghi e complessi e che rischia di scoraggiare gli investimenti. (COM-MM-MM)

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