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Entro il 2025 il 60% del mercato pubblicitario sarà appannaggio di Amazon, Alphabet e Facebook (Columbia Threadneedle)
Entro il 2025 il 60% del mercato pubblicitario sarà appannaggio di colossi come Amazon, Alphabet e Facebook. Lo rileva David Dudding, gestore del fondo Threadneedle (Lux) Global Focus di Columbia Threadneedle Investments. Che parte da una premessa.
"Il 2020 ha visto accadere qualcosa di straordinario: durante la più grande recessione dal 1945, il rapporto della spesa pubblicitaria rispetto al PIL degli Stati Uniti è effettivamente salito". Ma cosa siccederà ora? "I prossimi anni vedranno un mercato pubblicitario in piena espansione, non solo negli Stati Uniti ma in tutto il mondo. In base ai nostri dati, la pubblicità statunitense è destinata a crescere a un tasso composto di oltre due cifre tra il 2021 e il 2025. La verità, tuttavia, è un po' più prosaica" nota Dudding.".
"La crescita della pubblicità negli Stati Uniti sussiste nonostante il calo previsto nei numeri relativi a radio, giornali e riviste. La TV potrebbe sfuggire a questa flessione mantenendo un andamento piatto. Rileviamo anche un leggero aumento nella pubblicità outdoor, ma quasi tutta la crescita viene dal mondo digitale e solo dal digitale". Chi sono i vincitori, quindi? "Non certo le agenzie pubblicitarie, ma colossi come Amazon, Alphabet e Facebook" sottolinea l'esperto, evidenziando che "la quota di mercato combinata dei tre salirà al 60% del mercato pubblicitario globale entro il 2024, rispetto al poco più del 40% del 2020".
Del resto, spiega Dudding, "la pubblicità digitale è semplicemente più efficace per gli operatori pubblicitari rispetto ai media tradizionali. È mirata, misurabile e genera ritorni migliori sugli investimenti. Soprattutto, ha reso la pubblicità "democratica", permettendo alla "long tail" delle piccole e medie imprese, che non potrebbero permettersi campagne televisive o di stampa a livello nazionale, di attirare nuovi clienti e costruire un rapporto migliore con quelli già esistenti".