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Ferragamo: utile cala a 21 milioni di euro (-65,4%) nel primo semestre, ricavi -4%
Ferragamo archivia il primo semestre dell'anno con un utile in calo a 21 milioni di euro (-65,4% rispetto ai 62 milioni del primo semestre del 2022). I ricavi si attestano a 600 milioni di euro (-4,8% rispetto ai 630 milioni di euro del primo semestre 2022, -7,2% a tassi di cambio costanti); l'Ebit si attesta a 47 milioni di euro (-50,8%), l'Ebitda a 134 milioni di euro (-25,6% rispetto ai 180 milioni di euro del primo semestre 2022). La Pfn è pari a 278 milioni di euro (rispetto ai 309 milioni di euro al 30 giugno 2022). "In linea con i nostri piani, in questa prima parte dell'anno abbiamo fatto importanti progressi nell'esecuzione delle nostre priorità strategiche. In particolare, ci siamo focalizzati sui miglioramenti a livello operativo e sulle iniziative di brand per sostenere una nuova proposta in sintonia con le aspirazioni dei nostri clienti e abbiamo proseguito le attività volte ad ottimizzare la rete retail e il canale wholesale" ha commentato Marco Gobbetti, amministratore delegato e direttore generale di Salvatore Ferragamo. "Siamo soddisfatti dei primi risultati dei prodotti disegnati dal nostro direttore creativo, Maximilian Davis. I nuovi prodotti rappresentano ancora una parte molto ridotta dell'offerta totale e devono quindi ancora contribuire in maniera significativa alle performance di vendita complessive che riflettono, in questa fase, l’accelerazione della transizione dal precedente corso creativo, nonché la nostra costante attenzione alla qualità delle vendite e della rete distributiva. Nel prosieguo dell'anno, l'aumento della quota di nuovi prodotti, gli investimenti in marketing e comunicazione e il continuo miglioramento dell’esperienza nei punti vendita e sul canale online, contribuiranno a rafforzare l'immagine del marchio e a generare interesse da parte di clienti attuali e nuovi. Pur consapevoli di un contesto di mercato sempre più incerto, le scelte e il lavoro svolto rafforzano l'impegno nelle nostre priorità strategiche e la fiducia nelle nostre ambizioni di medio termine."