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Forum Ambrosetti, fiducia ai massimi (70,6). Bene anche le aspettative a 6 mesi
La fiducia attuale delle imprese si attesta a 70,6 secondo l’Ambrosetti Club Economic Indicator: si tratta del massimo storico dalla nascita dell'indice (2014). E' più del doppio della valutazione di giugno (30,2); a settembre 2020 l’Indicator era pari a -21,1. "Un’accelerazione di ottimismo simile non l’avevamo mai registrata prima", sottolinea The European House.
Del resto, non solo grandi vittorie nello Sport, dagli Europei di calcio, alle Olimpiadi, Special Olympics e al tennis, ma anche e soprattutto una robusta ripartenza del PIL sul 2021 per l’Italia "ci fanno essere ottimisti sulle prospettive future, nonostante le polemiche no vax e le incertezze che permangono nel quadro sanitario". Il Pil è cresciuto del 2,7% nell’ultimo trimestre, proiettando al rialzo le aspettative di chiusura dell’anno. A inizio 2021 il Fondo Monetario Internazionale stimava una crescita 2021 per l’Italia del 4,2%: a luglio la stima è diventata 4,9%. La stima Istat è passata da 4% a 4,7%; quella di The European House – Ambrosetti da 4% a 4,9%; quella della Commissione Europea è passata da 3,4% a 5%; quella della Banca d’Italia da 3,5% a 5,1%. Sono ripartiti i consumi dei beni non alimentari (+4,4% nel secondo trimestre), la componente di spesa delle famiglie che più aveva subito rallentamenti nel corso del 2020 (l’export tra marzo e maggio 2021 è aumentato del 6,1%).
L’ondata di fiducia non investe solo il presente, ma si proietta sull’immediato futuro: l’indice di fiducia sulle aspettative a sei mesi assume anch’esso il massimo valore dall’inizio delle rilevazioni: 61,9. Le aspettative legate alla situazione occupazionale rilevate nell’Ambrosetti Club Economic Indicator restano positive (40,5), sugli stessi livelli della precedente rilevazione, ma comunque su valori molto elevati, non solo rispetto al periodo pandemico ma anche rispetto agli anni precedenti. Anche la prospettiva sugli investimenti delle imprese registra il proprio record storico (62,7). "Il Next Generation EU coglie nel segno": l’arrivo del prefinanziamento di Next Generation Eu "dà materialmente l’avvio al nostro Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. È inutile girarci attorno: questa è la partita sulla quale si giocano le possibilità di rimanere agganciati alle economie più avanzate".