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Forum Ambrosetti, Italia al 20esimo posto del Gai mentre recupera gap su Francia e Germania

L'Italia si posiziona al 20esimo posto del Global Attractiveness Index 2021, perdendo due posizioni nell’indice, ma recuperando il gap storico su Germania e Francia. E' quanto emerge in occasione della nuova edizione del Forum di The European House – Ambrosetti a Cernobbio.

Il tema della sostenibilità vede l’Italia come esempio virtuoso nel panorama europeo. Come afferma Ignacio Izquierdo Saugar, Chief Executive Officer di Aviva Italia Holding, “il Paese vanta una serie di pratiche eccellenti che lo rendono una vera e propria best practice in Europa e nel mondo". L'Europa - pur mantenendo, nel complesso, un’attrattività alta – appare minacciata da America del Nord e Asia Pacifica. Basti pensare al dato relativo agli Investimenti Diretti Esteri (Ide): fra il 2009 e il 2019 la percentuale europea di IDE sul totale globale è diminuita, passando dal 40% al 24%.

Come affermato da Valerio De Molli, Managing Partner & Ceo di The European House – Ambrosetti, “di questa ricomposizione del quadro mondiale, hanno beneficiato, in particolare, l’America del Nord (da 13% a 20%) e l’area Asean (da 3% a 12%)”. L’Europa, inoltre, è altresì stata una delle aree più colpite dalla crisi economica innescata dal Covid-19, con una contrazione percentuale doppia rispetto alla media mondiale (- 6,5% vs. -3,2%). Tuttavia, se si considera il trend negli ultimi 5 anni, si registra un processo di accrescimento dell’attrattività. Infatti, nell’ultimo quinquennio, 20 Paesi europei su 27 hanno mostrato un miglioramento o mantenuto un posizionamento stabile. In questo quadro di fragilità prospettica dell’attrattività europea, la ripresa economica e il potenziamento dell’attrattività dipenderanno strettamente dagli interventi strutturali che potranno essere messi in atto, in particolare grazie al programma Next Generation EU. Questo strumento rappresenta, infatti, un’opportunità di rilancio, date le ingenti risorse finanziarie messe in campo e gli ambiziosi programmi di riforme che mirano ad accrescere la resilienza e la competitività delle economie europee. Ai fini di monitorare i risultati dei Piani nazionali di Next Generation EU, nell’ambito dei lavori del GAI 2021 è stata sviluppata una Dashboard ad hoc.

Per quanto riguarda l’Italia, in un contesto europeo instabile, il Paese riesce ugualmente a mantenere un’attrattività medio-alta, posizionandosi al 20° posto (contro il 18° posto del GAI 2020). Nonostante un peggioramento di ranking, lo score risulta in miglioramento di circa 1,8 punti (61,32 al 2021 vs. 59,50 al 2020), che consente di recuperare “terreno” rispetto ad alcuni Paesi europei simili che lo precedono. Infatti, nel periodo 2017-2021 l’Italia ha guadagnato 3,93 punti nei confronti della Germania; 4,29 punti nei confronti della Francia; 15,65 punti nei confronti dei Paesi Bassi. In generale, guardando ai risultati del quinquennio, si può osservare un miglioramento complessivo dell’Italia, che guadagna cinque posizioni rispetto alla classifica dell’Indice di Posizionamento del GAI del 2017 (25° posto). Infine, come afferma Roberto Monducci, è importante sottolineare che “nessun Paese tra quelli che precedono l’Italia in termini di posizionamento mostra una condizione simultanea di equilibrio - su livelli medi e alti - per Dinamicità, Sostenibilità e Aspettative di Crescita; Indici complementari a quello di Posizionamento, che concorrono a definire il quadro generale di attrattività di un Paese”.

Tra le debolezze del Paese, il mercato del lavoro, per il quale è stata proposta una riforma dei centri per l’impiego e del sistema di formazione post-universitaria; l’introduzione di un salario minimo, da considerarsi come uno strumento di contrasto alla povertà e slegandolo dal tema delle politiche attive del lavoro e un piano di politica industriale credibile per le nuove generazioni, per la creazione di lavoro qualificato che contrasti il quadro emergenziale del presente. 

 

 

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