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Gioielleria, Intesa Sp: "export per 4,7 mld euro nel primo semestre +16,4% "

Protagonista assoluto nel panorama internazionale il settore orafo italiano che nel primo semestre 2023 ha realizzato esportazioni per 4,7 miliardi di euro con una crescita del 16,4%, confermando un ruolo di primo piano nel contesto europeo (poco meno della metà delle esportazioni dell’UE27 son riferite all’Italia). Tra i mercati di sbocco, grazie a una crescita del 68% la Svizzera supera gli Stati Uniti, che comunque presentano una crescita sia in valore (5%), sia in quantità (14%). E' quanto 'Settore orafo: export italiano metà del totale UE anche nel 1° semestre 2023'. "Grazie a un secondo trimestre più dinamico, la domanda mondiale di gioielli in oro, pur in un contesto di prezzi elevati, raggiunge il valore di 951 tonnellate, in crescita nel semestre dell’1,5%. Il settore orafo italiano si conferma il più rilevante nel contesto europeo (circa la metà dell’export dell’Unione) e nel primo semestre ha realizzato 4,7 miliardi di euro con una crescita del 16,4%; l’incremento ha interessato i principali mercati di destinazione e in particolare la Svizzera (+68%), che supera per importi gli Stati Uniti che presentano comunque una crescita del 5,1%" evidenziano nel rapporto Stefania Trenti e Sara Giusti. "Nel primo semestre 2023 la domanda mondiale di gioielli in oro è stata pari a oltre 950 tonnellate con una dinamica più vivace nel 2° trimestre (+3,1%) rispetto ai primi tre mesi dell’anno, in cui aveva confermato il valore del 2022. Il mercato cinese, per effetto anche del rimbalzo in seguito all’eliminazione delle misure restrittive, presenta una crescita sostenuta (+19%) trainata dalla ripresa della socialità e anche dal ritorno ai matrimoni sospesi negli anni precedenti. In prospettiva per il resto dell’anno questo mercato potrebbe trovare supporto dalla fiera di Shenzen e dalla domanda legata ai matrimoni che si concentrano maggiormente nella seconda metà dell’anno, ma si evidenziano anche dei rischi al ribasso legati al contesto economico in rallentamento, al prezzo dell’oro sostenuto e a una maggior prudenza nei consumi di beni voluttuari. In riduzione, invece, la domanda dall’India, che rappresenta il secondo mercato per domanda di gioielli e che ha mostrato un calo pari al -12% e si è attestata a 207 tonnellate: l’impatto negativo dettato dal prezzo dell’oro elevato è stato in parte controbilanciato dal contesto economico favorevole e sarà condizionato nel resto dell’anno dall’andamento della stagione dei monsoni. Particolarmente rilevante la crescita della domanda turca, che mostra per il quarto trimestre consecutivo una crescita a doppia cifra e raggiunge nei primi sei mesi il valore di circa 20 tonnellate, con un incremento dettato soprattutto dalla domanda per investimento. La domanda americana, invece, ha mostrato un calo del -7%, frutto anche di un progressivo spostamento dei consumi verso i servizi e condizionata dall’elevato prezzo dell’oro". Negli ultimi mesi i metalli preziosi hanno seguito le oscillazioni delle aspettative sulle politiche monetarie, i rendimenti obbligazionari e la forza relativa del dollaro americano. "Prevediamo che questi elementi rimarranno i principali driver del comparto anche nei prossimi mese", conclude il rapporto della direzione Studi e Ricerche di intesa Sanpaolo. 

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