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Italia mercato da 3,2 miliardi per Covivio. A Milano la quasi totalità degli interessi, ma ora guarda anche a Roma
Dal Pastro, "contesto sfidante, ma lo era anche lo scorso anno. E i risultati sono stati brillanti"
Vale 3,2 miliardi di euro il mercato italiano per Covivio, che concentra la quasi totalità dei suoi interessi sulla città di Milano, dove può contare su 1.400.000 mq, il 97% dei quali affittati a importanti corporate e con un contratto medio di affitto di sette anni. A snocciolare i numeri Alexei Dal Pastro, amministratore delegato Italia di Covivio, che in occasione della presentazione dei risultati del gruppo (leggi altro articolo qui), ricorda che "sono stati firmati nell'ultimo anno nuovi contratti di locazione per 90mila metri quadrati (88,6mila mq) e sono stati anche rinnovati quasi 32mila mq di contratti di affitto".
Ad oggi, sono già stati avviati sulla città di Milano oltre 77.000 metri quadrati di progetti, mentre altri 111.500 mq verranno sviluppati, tra i quali anche l'area dell'ex Scalo di Porta Romana. Tra i progetti avviati, alcuni dei quali ultimati, il business district Symbiosis, dove hanno ora sede o la troveranno a breve Fastweb, Ics Campus, Vitae, che ha vinto il concorso 'Reinventing Cities, Mars, Boheringer, Orsero. Ben 38mila metri quadrati, invece, accoglieranno tutte le attività di Moncler, tra fine 2023 e 2024, oltre a quelle di Snam. "Per il nuovo immobile C+E verrà lanciato un concorso di architettura che completerà l'area" spiega Dal Pastro.
Sull'area dell'ex Scalo di Porta Romana, Covivio collaborerà con Coima, che si occuperà dei progetti residenziali, e con la Fondazione Prada, che intende ampliare gli spazi della sua fondazione. "Una nuova area, in gran parte verde - tiene a sottolineare l'ad Italia di Covivio - che viene riconnessa al centro della città senza più cesure. 'Si ricuce la città'. Il nostro obiettivo è sviluppare un nuovo quartiere che sia un punto di riferimento per Milano". Quando? Sicuramente entro il 2026 (anno delle Olimpiadi invernali, quando Milano con Cortina sarà teatro dell'evento e soprattutto la zona che insiste proprio su Porta Romana) "quanto più possibile".
Altra area di interesse per Covivio a Milano è Romolo, dove insiste The Sign, anch'esso esempio di rigenerazione urbana. Aon ha già preso possesso qui dei suoi spazi e così anche NTT Data, mentre L'Oreal arriverà verso fine 2024. Anche in Corso Italia, al 19, nella storica sede dell'Ats della Città Metropolitana, Covivio ha preso in carico l'immobile di 11.800 mq che entro fine 2023 sarà totalmente ristrutturato con l'obiettivo di "ospitare uno o più inquilini". Sta per aprire poi, dopo quello di via Dante, anche il secondo Wellio, spazio di pro-working, in via Torino, "che siamo certi possa replicare il successo del primo". A tre mesi dall'apertura, gli spazi sono già occupati al 90%. Intanto "continuiamo a mantenere uno spirito ottimista, nonostante la pandemia, la crisi in Ucraina, i tassi in rialzo, l'inflazione, il costo delle materie prime. Sicuramente ci troviamo ad affrontare un contesto sfidante, ma lo era anche lo scorso anno eppure i risultati sono stati brillanti".
E se Milano resta il focus, Covivio torna a guardare anche alla città di Roma: "stiamo studiando il mercato per investire in modo selettivo", chiarisce. E se per il residenziale in Itala non è forse ancora il momento per il gruppo (segmento in cui, invece, ha avuto importanti performance in Germania), "siamo interessati a crescere anche nel mondo degli hotel" assicura Dal Pastro. Quel che è certo pè che "il tema dell'improvement stock immobiliare in Italia resta centrale".