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La Variante Delta fa tremare i listini, Milano -3,33%. Male tutta Europa
Profondo rosso per le piazze finanziarie europee in avvio di ottava. Il Covid-19 nella sua variante Delta torna a spaventare per le conseguenze che potrebbe nuovamente comportare all'economia, ora che i dati mostravano una ripresa. A Milano il Ftse Mib ha subito una fortissima contrazione tornando sotto i 24mila punti e chiudendo a 23.965,92 (-3,33%).
Non fanno meglio le Borse europee: Francoforte -2,62%, Parigi -2,54%, Londra -2,32%, Amsterdam -2,1%. Intanto anche Wall Street viaggia in deciso calo: Dow Jones -2,07%, Nasdaq -0,82% e S&P 500 -1,48%. Le vendite si abbattono sulle banche con Bper che cede il 5,07%, Unicredit -3,59%, Intesa -4,23%. Lettera anche sull'oil con Eni che cede il 3,48%, Saipem che lascia sul terreno il 4,73%. In rosso anche l'automotive con Stellantis -3,6%, Pirelli -2,94%. In forte perdita anche Fiera Milano (.4,24%) sui timori di una nuova battuta d'arresto dell'attività fieristica. Le sole positive tra le blue chips sono Amplifon +0,47% e DiaSorin +1,81%. Si allarma lo spread tra Btp e Bund decennali tedeschi e si attesta a 109 punti base con un rendimento dello 0,7%.
In forte difficoltà i titoli legati ai viaggi: -2,89% al momento per la Royal Caribbean Cruises, mentre Carnival cede il 3,97%. Perde il 3,54% Americal Arlines. Del resto, come evidenzia, Alberto Gallo, gestore del fondo Algebris Global Credit Opportunities Fund, "le preoccupazioni per la variante delta mantengono i titoli legati ai viaggi e alle riaperture relativamente volatili". L’SXTP, l’indice europeo dei viaggi e del tempo libero, tratta ora a 250, il 10% in meno rispetto al picco raggiunto lo scorso maggio. "Riteniamo che nel complesso ci siano ragioni per mantenere un atteggiamento positivo. Nei paesi con alti tassi di vaccinazione, i tassi di ospedalizzazione sono in crescita, ma il rapporto tra ricoverati e casi totali rimane piatto o sta diminuendo. Inoltre, le vaccinazioni continuano a un ritmo sostenuto in Europa e la maggior parte dell’Europa continentale raggiungerà tassi di vaccinazione simili a quelli del Regno Unito e degli Stati Uniti. È possibile intravedere una politica stop-and-go nell’aumento delle restrizioni man mano che i casi incrementano, ma pensiamo che sia improbabile vedere un massiccio inasprimento delle attuali restrizioni. Inoltre, nonostante l’aumento dei casi, l’evoluzione sulla regolamentazione dei viaggi è stata variegata. Alcuni paesi europei hanno limitato i viaggi ai paesi ad alto numero di casi, ma altri hanno iniziato ad allentare i divieti, in particolare per i viaggiatori vaccinati. Nel complesso, riteniamo che le interruzioni persistenti saranno limitate ai paesi con bassi tassi di vaccinazione, specialmente in Asia, cercando di compensare i cali nei settori legati alle riaperture in Europa e negli Stati Uniti.
Performa meglio il lusso che perde ma riesce a contenere: Safilo -4,45%, Sanlorenzo -3,13%, Ferragamo -2,89%, Tod's -2,74%, Aeffe -2,7%, Cucinelli -1,81%, Moncler -1,2%