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L'utile di Ovs sale a 31,9 mln euro, ricavi 705,8mln euro nel semestre (+17,8%)
Beraldo, "prevediamo risultati full year in significativo miglioramento"
Ovs chiude il primo semestre dell'anno (febbraio-luglio) con un utile che sale da 13 a 31,9 milioni di euro (era di 16,8 nei primi sei mesi del 2019). Le vendite si attestano a 705,8 milioni (+17,8% rispetto ai primi sei mesi del 2021 e +8,5% rispetto a primi sei mesi del 2019). I ricavi del secondo trimestre risultano pari a 405,9 milioni (+9,8% rispetto al Q2 2021 e +21,9% rispetto al Q2 2019). L'Ebitda del periodo si porta a 82,3 milioni, in crescita di 22,2. L'Ebitda margin all'11,7%. Era 10% nel 1H 2021 e 9,6% nel 1H 2019. La posizione finanziaria netta al 31 luglio 2022 risulta pari a 228,7 milioni: era 318,2 milioni al 31 luglio 2021 e 413,6 milioni al 31 luglio 2019. La società nel semestre ha distribuito dividendi e acquistato azioni proprie per un totale di 23,2 milioni. Il Consiglio di amministrazione ha deliberato di proseguire nell’attuazione del programma di acquisto di azioni proprie per un importo fino ad ulteriori 20 milioni di euro. Il programma di buy back, fa sapere la società, "è finalizzato a incrementare il portafoglio di azioni proprie per dar corso, direttamente o tramite intermediari, ad eventuali operazioni di investimento anche per contenere movimenti anomali delle quotazioni, per regolarizzare l’andamento delle negoziazioni e dei corsi e per sostenere sul mercato la liquidità del titolo, conservazione per successivi utilizzi , impiego a servizio di piani di compensi e di incentivazione basati su strumenti finanziari e riservati agli amministratori e ai dipendenti di OVS e/o delle società dalla stessa direttamente o indirettamente controllate".
La previsione sul fine anno, sottolinea l'amministratore delegato Stefano Beraldo, è di "risultati full-year in significativo miglioramento rispetto al precedente esercizio. Per ilsecondo semestre, nonostante il perdurare dei fattori esogeni che influiranno negativamente sulla propensione ai consumi, prevediamo che, come avvenuto nel semestre appena concluso, il nostro posizionamento ci consentirà di beneficiare della preferenza di nuove fasce di clientela alla ricerca di prezzi più contenuti, con positivi effetti sulle nostre vendite. Il buon avvio della stagione autunnale sta avvalorando questo scenario. Grazie alla solidità della nostra supply-chain gli ordini della merce autunno-inverno 22 e primavera-estate 23 sono già stati finalizzati a un cambio euro-dollaro migliore di quello attuale, inoltre sono stati sottoscritti contratti triennali con i principali trasportatori marittimi a tariffe significativamente inferiori ai prezzi spot, ed è stato infine bloccato il prezzo dell'energia per circa il 50% del fabbisogno dell'anno. Le numerose azioni mitigatrici e di hedging assorbiranno così buona parte dell'inerziale aumento dei costi".