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Lvmh chiude 2020 con giro d'affari di 44,7 mld di euro (-17%), ben intonato in Borsa
Arnault, fiduciosi nella ripresa e nella possibilità di rafforzare la nostra leadership nel 2021
Il colosso del lusso francese Lvmh Moët Hennessy Louis Vuitton, chiude il 2020 un fatturato di 44,7 miliardi di euro, in calo del 17% (organico -16%) se paragonati al 2019. Nel quarto trimestre la contrazione del giro d'affari si attesta al 3% (organico), grazie a "un significativo miglioramento di andamento di tutte le sue attività rispetto ai primi nove mesi del 2020". Sono moda e pelletteria, in particolare,a mettere a segno un forte recupero, rimbalzando nel terzo e quarto trimestre a doppia cifra. A livello geografico, l'Europa
mostra una notevole sofferenza, mentre gli Stati Uniti hanno visto una buona ripresa e l'Asia è cresciuta in maniera consistente. L'utile delle operazioni ricorrenti, pari a 8,3 miliardi di euro nel 2020, è diminuito del 28% nel corso dell'anno grazie al ritorno alla crescita nel secondo semestre, che è aumentata del 7%. Il margine operativo ha raggiunto il 18,6% nel 2020. L'utile netto ammonta a 4,7 miliardi di euro e vede un calo del 34%. Per Bernard Arnault, presidente e amministratore delegato di Lvmh, il gruppo "ha mostrato una notevole resilienza rispetto a una crisi sanitaria senza precedenti. La nostra priorità è stata quella di proteggere la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti e dei nostri clienti e abbiamo fornito un supporto diretto nella lotta contro la pandemia". La dinamicità e flessibilità delle maison si è accompagnata al "forte impegno per l'ambiente, la sostenibilità e l'inclusione". "In un contesto che rimane incerto, anche con la speranza che la vaccinazione ci faccia intravedere la fine della pandemia, siamo fiduciosi che Lvmh si trovi in un'ottima posizione per dare vita alla ripresa che il mondo si aspetta per il 2021 e per rafforzare ulteriormente la nostra leadership nel mercato globale del lusso".