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M&A in aumento nel 2021, aziende e fondi hanno 7600 mld di dollari di liquidità (Pwc)

Dove la ripresa sarà più veloce le Ipo attraverso Spac saranno "valida alternativa"

In accelerazione le operazioni M&A nel secondo semestre dello scorso anno dopo la decisa contrazione del secondo trimestre. Attività che contengono la contrazione a livello mondiale sia in termini di numero operazioni sia di deal value: -3% a volumi e -9% a valore sul 2019. In evidenzia il fintech e il settore Tmt (Telecom, Media e Technology) dove, oltre all’aumento delle transazioni a volume e valore, si registra anche un aumento dei multipli impliciti. Più volatile a valore, seppure in crescita come volumi, il settore healthcare, che nel 2019 era stato impattato da significativi mega-deal (con valore superiore a 5 miliardi di dollari). E' quanto emerge dall'analisi di Pwc secondo cui nei prossimi 6, 12 mesi l'attività di M&A sarà molto intensa. Questo perché le aziende che sono riuscite a cavalcare la crisi e i fondi di investimento hanno accumulato una potenza di fuoco di oltre 7.600 miliardi di dollari liquidità, i tassi di interesse sono rimasti ai minimi e la domanda repressa dei consumatori stimolerà la ripartenza. Restano, e nemmeno troppo sullo sfondo, le incertezze collegate a ondate e varianti di Covid-19, lockdown, aumento della disoccupazione, soprattutto femminile, che agirà da freno alla ripartenza dei consumi, e le tensioni nei rapporti internazionali.

L’accelerazione delle attività di M&A registrata a partire dal terzo trimestre 2020 ha riguardato tutte le aree geografiche con punti di massimo toccati nell’ultimo trimestre nell’area Asia-Pacific e, in ambito europeo, in Italia. Sia a livello globale sia italiano, le operazioni del 2020 hanno visto una maggiore prudenza da parte degli investitori strategici (-7% e -34% rispettivamente a valore), compensata da un’accelerazione da parte degli investitori finanziari, che in Italia rappresentano il 37% del numero di operazioni e il 59% del valore, con una marcata accelerazione dal secondo trimestre. Sempre a livello italiano, date le dimensioni più ridotte del mercato, la presenza di mega-deal guida importanti fluttuazioni nel deal value e quindi una maggiore volatilità a livello trimestrale. Nel 2020 si registra un significativo calo a volumi (-22%), ma un incremento del valore (oltre 70 miliardi di dollari) guidato da una marcata accelerazione dell’ultimo trimestre con le operazioni Nexi/Nets (7,4 mld), Nexi/SIA (,3 mld), CVC/Advent/FSI - Serie A (2 mld), Moncler/Stone Island (1,5 mld), il cui completamento è atteso nella prima metà del 2021.

A livello di settore, l’unico con un incremento di attività M&A sia a volumi che a valore è risultato il TMT (25 mld di deal value nel 2020, +317%, operazioni KKR/Telecom, Macquarie/Open Fiber, Bain/Engineering), seguito solo a valore dal Consumer (8,5 mld, +181% spinto dalle operazioni Permira/Golden Goose e Moncler/Stone Island) e dai financial services (28 miliardi, +75%, Nexi/Nets, Nexi/SIA, CDP Euronext/Borsa Italiana).

"Complessivamente vediamo un incremento nell’attività di M&A nel 2021, caratterizzato sia da operazioni opportunistiche che trasformazionali, polarizzazione sui settori vincenti (fintech, digital, healthcare) e sugli asset migliori, su cui ci sarà un incremento di competizione e aumento delle valutazioni, bilanciato da una riduzione di volumi e multipli sui settori più negativamente impattati dal Covid-19 o con modelli di business che non hanno saputo rispondere ai cambiamenti strutturali richiesti dal cosiddetto new normal (fashion, food service)" commenta Emanuela Pettenò, Partner PwC Italia e Markets Deals Leader. "Su questi ultimi, prevediamo un incremento di operazioni di ristrutturazione, soprattutto nei settori che non hanno beneficiato di sussidi e in generale al termine delle misure straordinarie”.

Le operazioni di Ipo, anche tramite Spac, possono costituire un’alternativa interessante di exit per i fondi o di finanziamento per le aziende, soprattutto nei mercati e settori dove la ripresa sarà più veloce. Nel secondo semestre 2020, circa 1000 Ipo a livello globale hanno catalizzato oltre 250 mld di dollari di liquidità, con un aumento nell’utilizzo delle Spac sul mercato americano (circa il 50% delle Ipo realizzate su questo mercato nel 2020 per un controvalore di 70 mld sono avvenute tramite Spac). PwC prevede un crescente utilizzo di questo strumento anche nel 2021, in particolare sui settori di investimento più innovativi (veicoli elettrici, tecnologia, healthcare).

Gli investitori istituzionali, i fondi di private equity, i board delle aziende daranno inoltre una crescente importanza, in ambito M&A, agli aspetti collegati ad ambiente, rispetto sociale, governance, con conseguenti riflessi nell’allocazione generale degli investimenti. Questo implica considerazioni su fonti di energia utilizzate, sostenibilità della filiera, diversity, sicurezza, privacy. Gli aspetti Esg sono diventati una chiara determinante delle decisioni di investimento in tutti i settori e per tutte le tipologie di investitori ed una opportunità di creazione di valore, accanto a quelle più tradizionali di efficienza produttiva, commerciale e finanziaria.

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