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M&A nel Food&Beverage meno impattate dal Covid, +36,6% nel 2020.
PwC, in Italia Private Equity hanno un peso sempre maggiore
Le operazioni di M&A nel segmento Food & Beverage sono state quelle meno impattate dal Covid-19. In particolare nel 2020 il comparto ha visto un incremento del +36,3% a valore a fronte di una riduzione del 9,6% in termini di numero di operazioni M&A a livello globale rispetto all'anno precedente. In Italia, in particolare, l’attività ha segnato un -29,8% a volumi, ma un aumento del +206,7% a valore, grazie ad importanti tickets annunciati nei comparti da parte di big corporate. "Il settore Food & Beverage è uno dei fiori all’occhiello del made in Italy. In termini di numero di operazioni, il comparto è stato certamente impattato dalla pandemia, soprattutto per ciò che concerne la ristorazione ed il Food Service, ma in misura ridotta rispetto ad altri, dimostrando la sua resilienza rispetto ad altri segmenti", evidenzia Elena Borghi, Partner Deals Food & Beverage di PwC.
A livello globale, nel 2020 ci sono state operazioni per 110 miliardi di dollari, +36%, impattate da alcuni mega-deal effettuati da grosse corporation, tra cui Coca Cola (5,7mld), Nestlè (1,5mld) e Bellis (8,8mld). A livello italiano, l’incremento del 207% in termini di valore dei deal (circa 1 mld di dollari) riflette tre operazioni rilevanti annunciate (e chiuse) nel quarto trimestre 2020, in particolare Ferrero/Fox’s biscuits (0,3mld), Rhone/Illycaffè ( 0,2mld) e l’acquisizione della maggioranza del brand canadese Catelli Foods da parte di Barilla (0,1mld). I sotto-segmenti più attrattivi sono stati il food (soprattutto pasta, cibi pronti e surgelati), beverage (in particolare caffè e latte) e vino sia a livello globale sia italiano. Nel primo trimestre del 2021 il volume delle operazioni M&A continua ad essere significativo, pur essendo caratterizzate da una dimensione più contenuta.
Guardando alla tipologia di investitore, mentre a livello mondiale le operazioni guidate da investitori strategici continuano a rappresentare circa il 75% di quelle annunciate (in linea con il 2019), nel mercato italiano i fondi di Private Equity hanno un peso sempre maggiore, essendo i protagonisti per circa il 40% delle operazioni, a conferma dell’interesse dei soggetti finanziari per questo comparto, soprattutto a sostegno di operazioni di integrazione di filiera e diversificazione del portafoglio prodotti ma anche dello sviluppo dei brand italiani ed esteri.
Inoltre, la pandemia ha avuto un effetto disruptive sui modelli di business degli operatori del comparto. Nello specifico, Alessandro Strati, Cfo, e Olga Bologna, Head of Corporate Finance, Financial communication and Pmo di illycaffè, hanno evidenziato che le abitudini e le occasioni di consumo della clientela sono radicalmente cambiate e alcune di queste, prima fra tutte il remote working, tenderanno a consolidarsi; il livello dei consumi 'out-of-home' non è atteso ritornare ai livelli pre-Covid nel breve termine, e la tendenza ad acquistare prodotti premium come forma di autogratificazione comporterà un beneficio per i brand. Inoltre, la contrazione dei canali out-of-home e contemporaneamente la forte espansione della domanda relativa ai consumi at-home (in particolare indotto Gdo e canali digital) hanno richiesto una necessaria rivisitazione dei modelli distributivi: modern trade ed e-commerce hanno visto una crescita importante nel periodo di lockdown, che il settore dovrà ora consolidare; il retail sta vivendo una fase di ri-focalizzazione necessaria ad incontrare le nuove esigenze di consumo della clientela; la filiera Ho.Re.Ca. è entrata in pieno effetto rebound, post allentamento delle restrizioni. Infine, la digitalizzazione è entrata nelle realtà aziendali a 360 gradi: non solo ecommerce, ma evoluzione digitale dei processi produttivi, distributivi e gestionali, a servizio delle nuove abitudini di consumo della clientela e dello sviluppo di un approccio multicanale. Le ematiche di sostenibilità ambientale, sociale e di corporate governance sono sempre più al centro dell’attenzione e guidano con grande influenza le scelte di consumo e le preferenze dei clienti.