Nelle sale operative si torna alla normalità, decisioni sulla base dei dati economici

Nelle sale operative si torna a guardare i dati macro per prendere decisioni sull’allocazione dei portafogli. Un segno da cogliere positivamente, di un ritorno alla normalità secondo Rocco Bove, Head of Fixed Income di Kairos. Fino ad oggi, sottolinea, il mix male assortito di mercati, dati macro e Covid ha portato a non osservare più i dati macro: "siamo ancora in piena pandemia e ci si continua a domandare che senso avrebbe guardare vuote statistiche totalmente distorte dagli effetti dei vari lockdown in giro per il mondo". Ma ...

nelle ultime settimane, "forse dopo tanto tempo, gli operatori e i grandi trader si sono resi conto che è arrivato il momento di tornare a guardare i numeri macro, nello specifico i numeri sull’occupazione, perché è sulla base di questi dati che la Fed deciderà nelle prossime settimane/mesi se e quando iniziare a ridurre lo stimolo e il supporto monetario."

"Siamo tornati a comprare ma, contrariamente a quanto si potrebbe facilmente pensare, la novità non è rappresentata dalla direzione degli investimenti. Negli ultimi mesi abbiamo infatti già comprato molto, soprattutto durante le difficili giornate di fine marzo 2020. La novità risiede nel nesso causale: non stiamo più comprando perché i prezzi sono crollati o perché le Banche Centrali stanno per varare nuovi stimoli fiscali e per la prima volta, dopo tanto tempo, non abbiamo deciso di comprare 'scommettendo' sui vaccini o sull’amministrazione Biden. La decisione di compare è tornata a basarsi sulla lettura e l’interpretazione dei dati economici, nuovamente secondo le logiche del mondo “post Quantitative Easing”, che operativamente si traduce nella decisione di comprare quando i dati sono negativi, perché si allontana la paura di un rallentamento dello stimolo monetario. Ma, soprattutto, quello che abbiamo ripreso - conclude - a comprare nelle sale operative è una preziosa idea di normalità".