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Nessuna manifestazione nel primo trimestre, per Fiera Milano perdita lorda di 23,2 milioni di euro

Palermo, "poste le basi per solida e rapida ripartenza"

Fiera Milano chiude il primo trimestre dell'anno in assenza di manifestazioni con la conseguenza che i ricavi delle vendite e prestazioni ammontano a 1,5 milioni di euro rispetto a 47,6 milioni di euro del primo trimestre 2020. L'Ebitda, in linea con le previsioni, è negativo per 9,9 milioni di euro rispetto ad un valore positivo per 15 milioni di euro del primo trimestre dello scorso anno. ...

L'Ebit è negativo per 21 milioni di euro rispetto ad un valore positivo per 3,8 milioni. Il risultato prima delle imposte presenta una perdita di 23,2 milioni di euro rispetto a una perdita di 0,1 milioni di euro nel primo trimestre 2020.  In Italia nel trimestre in esame si svolta una manifestazione in forma digitale. I metri quadrati netti espositivi sono stati quindi pari a zero e si raffrontano con i 273.785 metri quadrati netti espositivi dell analogo periodo dello scorso anno. Il numero degli espositori passato da 5.625 del primo trimestre 2020 a 55 del primo trimestre 2021. All estero si svolta una manifestazione, per un totale di 51.070 metri quadrati netti espositivi (3.910 metri quadrati nel primo trimestre 2020) e 985 espositori (100 espositori nel primo trimestre 2020). I Ricavi delle vendite e prestazioni, ante elisioni per scambi tra settori, ammontano a 1,8 milioni di euro rispetto a 49,5 milioni del primo trimestre 2020.

"Il Decreto-Legge ‘Riaperture’ dello scorso aprile, che ha sancito il via libera alla ripresa delle fiere e dei congressi in presenza, ci dà la possibilità di riprendere a fare business per e con i nostri clienti" ha commentato l'ad e dg Luca Palermo. "Nel corso del primo trimestre abbiamo posto le basi per una rapida e solida ripartenza. Il piano strategico CONN.E.C.T. 2025 ha tracciato il percorso che ci guiderà nei prossimi anni. La seconda parte dell’anno vede la presenza di un calendario molto fitto: abbiamo sfruttato ogni finestra temporale utile per offrire la possibilità alle imprese di tornare nei nostri padiglioni e contribuire concretamente al rilancio del Paese. Il business fieristico rappresenta uno strumento strategico di politica industriale e garantisce un supporto fondamentale all’attività delle filiere produttive e alla promozione del Made in Italy nel mondo”.

L'Ebit è negativo per 21 milioni di euro rispetto ad un valore positivo per 3,8 milioni. Il risultato prima delle imposte presenta una perdita di 23,2 milioni di euro rispetto a una perdita di 0,1 milioni di euro nel primo trimestre 2020.  In Italia nel trimestre in esame si svolta una manifestazione in forma digitale. I metri quadrati netti espositivi sono stati quindi pari a zero e si raffrontano con i 273.785 metri quadrati netti espositivi dell analogo periodo dello scorso anno. Il numero degli espositori passato da 5.625 del primo trimestre 2020 a 55 del primo trimestre 2021. All estero si svolta una manifestazione, per un totale di 51.070 metri quadrati netti espositivi (3.910 metri quadrati nel primo trimestre 2020) e 985 espositori (100 espositori nel primo trimestre 2020). I Ricavi delle vendite e prestazioni, ante elisioni per scambi tra settori, ammontano a 1,8 milioni di euro rispetto a 49,5 milioni del primo trimestre 2020.

"Il Decreto-Legge ‘Riaperture’ dello scorso aprile, che ha sancito il via libera alla ripresa delle fiere e dei congressi in presenza, ci dà la possibilità di riprendere a fare business per e con i nostri clienti" ha commentato l'ad e dg Luca Palermo. "Nel corso del primo trimestre abbiamo posto le basi per una rapida e solida ripartenza. Il piano strategico CONN.E.C.T. 2025 ha tracciato il percorso che ci guiderà nei prossimi anni. La seconda parte dell’anno vede la presenza di un calendario molto fitto: abbiamo sfruttato ogni finestra temporale utile per offrire la possibilità alle imprese di tornare nei nostri padiglioni e contribuire concretamente al rilancio del Paese. Il business fieristico rappresenta uno strumento strategico di politica industriale e garantisce un supporto fondamentale all’attività delle filiere produttive e alla promozione del Made in Italy nel mondo”.

L'Ebit è negativo per 21 milioni di euro rispetto ad un valore positivo per 3,8 milioni. Il risultato prima delle imposte presenta una perdita di 23,2 milioni di euro rispetto a una perdita di 0,1 milioni di euro nel primo trimestre 2020.  In Italia nel trimestre in esame si svolta una manifestazione in forma digitale. I metri quadrati netti espositivi sono stati quindi pari a zero e si raffrontano con i 273.785 metri quadrati netti espositivi dell analogo periodo dello scorso anno. Il numero degli espositori passato da 5.625 del primo trimestre 2020 a 55 del primo trimestre 2021. All estero si svolta una manifestazione, per un totale di 51.070 metri quadrati netti espositivi (3.910 metri quadrati nel primo trimestre 2020) e 985 espositori (100 espositori nel primo trimestre 2020). I Ricavi delle vendite e prestazioni, ante elisioni per scambi tra settori, ammontano a 1,8 milioni di euro rispetto a 49,5 milioni del primo trimestre 2020.

"Il Decreto-Legge ‘Riaperture’ dello scorso aprile, che ha sancito il via libera alla ripresa delle fiere e dei congressi in presenza, ci dà la possibilità di riprendere a fare business per e con i nostri clienti" ha commentato l'ad e dg Luca Palermo. "Nel corso del primo trimestre abbiamo posto le basi per una rapida e solida ripartenza. Il piano strategico CONN.E.C.T. 2025 ha tracciato il percorso che ci guiderà nei prossimi anni. La seconda parte dell’anno vede la presenza di un calendario molto fitto: abbiamo sfruttato ogni finestra temporale utile per offrire la possibilità alle imprese di tornare nei nostri padiglioni e contribuire concretamente al rilancio del Paese. Il business fieristico rappresenta uno strumento strategico di politica industriale e garantisce un supporto fondamentale all’attività delle filiere produttive e alla promozione del Made in Italy nel mondo”.

Dal prossimo 1 giugno 2021 Andrea Maldi assumerà la carica di Chief Financial Officer e dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili e societari.

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