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Ovs riapre il file Conbipel, 130 negozi nel mirino

Torna l'interesse di Ovs per Conbipel, in un momento in cui il settore della moda e del retail sono in grande fermento, tra strategie di consolidamento e la ricerca di nuovi spazi di mercato. La possibilità di una acquisizione sarebbe limitata alla rete dei 130 negozi e non al marchio. Già in passato il gruppo guidato dell'amministratore Stefano Beraldo aveva intrapreso l'iter per una eventuale acquisizione che però non era andata allora a buon fine. Il marchio piemontese, fondato nel 1958 a Cocconato d'Asti da Franco Massa, è nelle mani dei fondi dal 2007, quando è stato ceduto al gruppo americano Oaktree Capital Management che non è riuscito a risollevarlo dalla crisi. Nel 2020 l'azienda, che nel frattempo era passato dal vendere di capi di pelle di alta qualità alla produzione del tessile, è entrata in amministrazione straordinaria. Fu allora che Ovs tentò l'acquisizione ma al tempo non venne trovato un accordo. Il Mise aveva approvato la vendita del 51% a Eapparelis, azienda del gruppo Grow Capital Global (il fondo dei fratelli Ajay e Arvind Vij con sede a Singapore), investendo, attraverso il fondo 'Salva Imprese' gestito da Invitalia, 3,8 milioni per il 49%). L'obiettivo era la salvaguardia dei lavoratori del gruppo e l'operatività di tutti i 167 punti vendita presenti sul territorio nazionale, nonché un rilancio che però è fallito. A luglio 2023, dopo solo un anno, il fondo ha avviato la procedura di composizione negoziata, alla ricerca di nuovi investitori capaci di rilanciare l'azienda. Le parole di Stefano Beraldo lasciano aperte molte possibilità. La cautela con cui ha commentato i rumors indica che l’operazione, sebbene in fase di valutazione, potrebbe essere complessa e non ancora definita nei dettagli. Sarà interessante osservare come evolveranno i rapporti tra i vari attori coinvolti e quale sarà l’impatto sul mercato italiano.

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