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PwC, aumento della produttività del 4% possibile con lo smart working, ricaduta positiva sul Pil +1,2%
48% smartworkers ha visto aumentare carico lavoro, 46% più stressato
Lo smart working potrebbe portare un aumento della produttività del 4%, 5 giorni di congedo in meno richiesti con una ricaduta positiva sul PIL con incremento dell’1,2%. Lo rivela analisi condotta e sviluppata dall'Ufficio Studi di PwC Italia in qualità di partner tecnico dell’Intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà e che Il presidente e amministratore delegato di PwC Italia Andrea Toselli ha presentato alla Camera. ma non è tutto rose e fiori.
La survey sottolinea che il 48% di smartworkers ha visto aumentare il proprio carico di lavoro, per oltre tre giorni di lavoro in più al mese e il 22% ha iniziato in anticipo la giornata lavorativa. Inoltre, hanno nuove difficoltà sul lavoro: il 46% sono più ansiosi o stressati dal lavoro da casa, il 26% ha registrato mancanza di concentrazione durante il giorno e il 21% ha provato fatica a «staccare la spina» a fine giornata. Inoltre, il 27% ha provato difficoltà a dormire e il ha riscontrato un impatto negativo sulla propria salute mentale. “È importante saper cogliere le opportunità di una vera applicazione dello smart working legiferando in modo adeguato alle sfide di oggi e incentivare una reale ed efficiente connessione digitale del paese” ha sottolineato Toselli.
La ricerca, che ha preso in considerazione la fiducia dei Ceo, considerata una metrica importante per anticipare la direzione dell'economia, evidenzia che ad oggi il 36% della imprese non ha una strategia chiara in risposta alla crisi. L’incertezza è il principale freno agli investimenti. Già prima del Covid-19, la quasi totalità degli imprenditori italiani (98%) vedeva nell’incertezza sul futuro una barriera agli investimenti. Il 75% delle imprese menzionava la regolamentazione del mercato del lavoro come un ulteriore freno. "Presupposto fondamentale perché ci possa essere una sana crescita del Paese è di ricostruire la fiducia delle imprese verso una prospettiva positiva a medio termine, che non passi solamente dalle riforme, pur necessarie per la ripartenza” ha detto Toselli.