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Quando è lui a lasciare, per la carriera di lei. Il caso Ritter in Zalando

A volte capita. Lui, all'apice del successo, lascia. E dà spazio a lei, che professionalmente vuole crescere. Ruoli invertiti. Come è naturale che sia, ma naturale non è. Quasi mai. Rubin Ritter dal 2010 Co-Ceo di Zalando, il campione internazionale dell'e-commerce nato in Germania, lascia dopo 11 anni. Perché ora le ambizioni professionali della moglie hanno la priorità. Lo ha annunciato lo stesso Ritter al presidente del Supervisory Board, Cristina Stenbeck. Dovrebbe restare in carica fino al novembre 2023 e invece intende dimettersi dalla prossima assemblea, nel 2021. "La mia decisione è il risultato di molti mesi di attenta riflessione. Dopo oltre 11 anni straordinari in cui Zalando è stato la mia priorità, sento che è giunto il momento di dare una nuova direzione alla mia vita. Voglio dedicare più tempo alla mia famiglia che cresce. Mia moglie ed io abbiamo concordato che per i prossimi anni le sue ambizioni professionali dovrebbero avere la priorità".

E per il futuro, "sono ansioso di concedermi del tempo per esplorare nuovi interessi al di là di Zalando" confessa Ritter. "Ho sempre sentito che far parte del team di Zalando è un dono e un privilegio e sarà incredibilmente difficile per me lasciarlo alle spalle. Zalando mi ha permesso di far parte di una storia di successo che ha superato i miei sogni più sfrenati. Lascerò il mio ruolo in un momento in cui l'azienda continua ad accelerare e rimane in una posizione unica per il successo futuro. Il ruolo di Zalando nell'economia digitale europea crescerà ulteriormente e nei mesi che mi restano farò in modo di continuare a far progredire rapidamente l'esecuzione della nostra strategia".

 

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