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Renzo Rosso a Milano Unica, "con Draghi recuperata dignità, speriamo resti a lungo"
L'Italia ha finalmente recuperato la propria "dignità e serietà internazionale e ora può confrontarsi con l'Europa e con il mondo. E questo grazie al fatto che "finalmente abbiamo un primo ministro, dopo anni che ne abbiamo viste di tutti i colori". Lo afferma Renzo Rosso, intervenendo alla cerimonia di inaugurazione della 33esima edizione di Milano Unica a Rho, nella neo veste di delegato di Confindustria per Eccellenza, Bellezza e Gusto dei Marchi Italiani. Qui esprime anche la speranza "che Draghi possa restare a lungo, perché è sinonimo e garanzia di sviluppo di questo Paese".
Ora "abbiamo tanto da fare, questo è davvero il momento in cui possiamo lavorare tutti quanti insieme per poter dare nel mondo un messaggio unico" spiega Rosso che ha in corso un dialogo con tutte le associazioni di settore, con i singoli associati e aziende, per dare vita a un campione di best in class ("che non vuole dire che siano le più grandi"): "a loro chiedo aiuto, spunti e consigli per capire cosa possiamo fare, di cosa abbiamo bisogno per presentare un progetto al nostro Governo". E se si pensa che "le frontiere con la Cina non verranno riaperte se non verso la fine del prossimo anno" dice Rosso, è chiaro che il lavoro da fare è tanto. "Dobbiamo cercare di vendere in maniera digitale, con tecnologia e studiare situazioni che siano corrette per questo Paese, legando magari i nostri brand ai loro stilisti locali. Ci sono 160 milioni di turisti che non viaggiano più e comperano in Cina", ragion per cui "dobbiamo trovare formule alternative per andare a vandere".
Le 'cose da fare' sono "sostanzialmente due: investimenti in tecnologia e sostenibilità". La prima è un vero e proprio fattore abilitante e aiuta le aziende ad accelerare un processo di trasformazione. Del resto, non manca di evidenziare Rosso, la pandemia ha creato molte difficoltà: "tante aziende chiuderanno, ma non dobbiamo nasconderci che c'era di tutto e di più. Il nostro settore era sovraffollato. Un po' di pulizia farà bene". Ma attenzione, "la sopravvivenza è assicurata se si è tecnologicamente avanti. L'online non è un tema semplice. Con l'ecommerce vendiamo qualche prodotto, ma qui paliamo di piattaforme molto sofisticate da un punto di vista tecnologico".
Allora, "le aziende che non possono investire, hanno l'obbligo di associarsi con altre più grandi e solide e avere a disposizione quegli strumenti che queste ultime sono riuscite a sviluppare". La sostenibilità, poi, è "fondamentale. Tutti ce ne laviamo la bocca, ma pochi sappiamo davvero cosa signfichi. E' uno 'state of mind', un modo di pensare e ragionare, un modo di fare tutto pensando in maniera sostenibile. Un tessuto reciclato, un tessuto sostenibile? Quelle sono cazzate: dobbiamo cominciare a ragionare ed educare la nostra gente,. Io ho mandato tutti i dirigenti a studiare in Bocconi. Sono loro che devono cominciare a ragionare in maniera sostenibile". Altrimenti il rischio è grosso: "la ganerazione Z non ci acquisterà e le grandi piattaforrme già stanno iniziando a fare selezione e dunque fra due, tre, quattro anni non compreranno più un prodotto se non sostenibile". Chi non investe davvero, dunque, sarà "fuori dai giochi". Dunque, "non c'è altra via che l'associazione", il raggruppamentto insomma, la fusione magari di aziende più piccole con altre più grandi. operazioni che "noi italiani non siamo tantop bravi a fare. Siamo abituati a coltivare il nostro orto e quello del vicino non va mai bene. Eppure in altri paesi le associazioni esistono e vanno bene".