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Ricavi per 544,1 mln di euro per Brunello Cucinelli nel 2020 che limita la contrazione a -10,5%
Il presidente "nel 2021 attesa crescita del 15%"
Brunello Cucinelli chiude il 2020 limitando la contrazione dei ricavi del 10,5%, pari a 544,1 milioni di euro. le vendite del secondo semestre sono pari a 339 milioni e segnano una crescita a cambi correnti del 7,2%. Un risultato che fa dire al presidente esecutivo e direttore creativo della maison che "questo anno 2020 si è chiuso 'bene' in considerazione alle premesse di primavera; il fatturato di questi dodici mesi, definiti da noi 'anno di passaggio', ha avuto una 'piccola' diminuzione del 10%. Dopo un lungo periodo di dolore sia per il corpo che per l’anima, grazie al tanto atteso 'vaccino', ci pare di andare verso un desiderato 'armistizio' con il Creato. Ci auguriamo insieme di ritrovare grande umiltà, coraggio, serietà e creatività per affrontare questo nuovo anno del 'riequilibrio'. Il posizionamento del brand e l’ottimo riscontro sulle collezioni Autunno Inverno 21, ci portano ad immaginare per l’anno in corso una 'bella crescita' intorno al 15%".
In relazione ai mercati, quello europeo registra un fatturato di 181,6 milion i di euro, in leggero calo (-1,7%) rispetto ai 184,8 milioni dello scorso anno. nel secondo semestre si assiste a una vrescita del 20,7%. In Italia le vendite sono pari a 68,3 milioni (-23,9%). Va meglio nella seconda parte dell'anno quando la contrazione si limita a -13,3%. Il mercato nordamericano ga visto ricavi in calo del 15,3 a 172,8 milioni, mentre il secondo semestre è tornato alla crescita (+4,8%). In Cina 61,7 milioni di ricavi (-1,8%), ma grande ripresa nella seconda parte dell'anno con un incremento del 14%.
Il risultato raggiunto nel 2020 "è in linea con gli obiettivi comunicati a metà anno, ed essere riusciti a raggiungerli in un contesto così variabile ci rende orgogliosi di quanto abbiamo fatto" commenta l'azienda. Le dinamiche, lo sviluppo della presenza commerciale, la raccolta ordini delle collezioni Primavera Estate 21, e la partenza delle collezioni Autunno Inverno 21, "rendono solide le nostre aspettative di crescita intorno al +15% per il 2021. Ci attendiamo che il percorso di crescita proseguirà nel 2022, con un incremento dei ricavi che si “normalizzerà” nell’intorno del +10%".
"Nel biennio proseguirà il nostro considerevole progetto di investimenti, mantenendo una solida situazione patrimoniale. Le scelte strategiche adottate ci rendono altrettanto positivi per il nostro percorso di crescita di lungo periodo, aggiungendo concretezza al nostro obiettivo di raddoppio del fatturato nel periodo 2019-2028, coerente con una crescita garbata, fondata sul costante equilibrio tra profitto e dono. Proseguiremo infine il nostro grande progetto di umana sostenibilità, che abbiamo articolato in tre grandi temi relativi a clima ed emissioni, rapporto con la terra e gli animali, attenzione alla cura dell’essere umano.
Una nota particolare merita la Cina che nel 2020 ha evidenziato il forte potenziale. Nel disegno di lungo periodo il Paese è destinato "ad avere un peso crescente, partendo da un’incidenza attuale sul fatturato dell’11%. Elemento cardine per lo sviluppo in questa regione è la presenza di un forte presidio locale attraverso l'hub di Shanghai, equivalente nelle funzioni e nelle attività svolte a quello di New York, e dove abbiamo deciso di raddoppiare lo spazio attualmente a disposizione del nostro team già ad inizio 2021".