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Ripresa sostenuta e virtualizzazione sempre più spinta nel lusso, secondo l'Altagamma Consumer Insights
In Cina e Usa, livestream virtuali potranno raggiungere i 25 mld di euro nel 2023
Nel 2020 i segmenti legati alla parte più alta della piramide dei consumi (True-Luxury) hanno aumentato la propria quota di mercato dal 30 al 40%, contribuendo così ad una graduale ripresa globale, che si stima raggiungere del tutto i livelli pre-Covid entro il 2022. A un anno e mezzo dallo scoppio della pandemia, questi i dati emersi dall’ottava edizione dell’Altagamma Consumer Insight legati alle prospettive di ripresa globale e all’evoluzione del comportamento dei consumatori alto di gamma:
I più ottimisti sono Millenials e Gen-Z, particolarmente attivi nei settori Rental e Second Hand, che rappresenteranno il 60% della totalità dei consumatori entro il 2025. “Il vertice della piramide dei consumatori 'True Luxury', rappresentato da circa due milioni di consumatori che hanno generano 60 miliardi di euro in valore di mercato nel 2019, ha avuto a disposizione durante la pandemia più tempo (grazie allo smartworking) e più risorse economiche (minori spese e viaggi). Nel 2020, ciò ha prodotto un incremento del 17% del loro valore di mercato che, sommato a una contrazione generale lungo il resto della piramide, ha portato questi consumatori a raddoppiare in un anno la loro rilevanza, registrando un aumento della quota dal 6% al 12% nel 2020” ha confermato Filippo Bianchi, Managing Director & Partner di Boston Consulting Group.
Questi numeri incoraggianti sono probabilmente dovuti ad un” effetto rimbalzo” post- Covid. I consumatori di alta gamma, infatti, hanno mostrato generalmente delle aspettative di spesa in crescita per i prossimi 12 mesi, rivelando un sentiment piuttosto vario nei confronti delle diverse sfere del lusso: nello specifico, l’ambito personale si stima andrà a beneficiare della spesa locale, mentre quello esperienziale farà maggiormente capo a quella estera: “Il Consumer Insight di Altagamma mostra per il 2021 segnali positivi e superiori alle aspettative. La Cina e, soprattutto, gli USA trainano la crescita con più di un terzo dei consumatori internazionali che prevedono di aumentare la spesa in beni ed esperienze di alta gamma, fra cui i viaggi.” ha affermato Matteo Lunelli, presidente di Altaagmma. Gli Stati Uniti, infatti, per via dei numerosi sostegni governativi, hanno manifestato una forte attitudine ai consumi domestici, mentre in Cina si è rivelata una forte tendenza al rimpatrio degli acquisti già durante l’emergenza sanitaria.
Tra i grandi trend in consolidamento, la virtualizzazione dell’esperienza alto di gamma, mediante la ricerca di strumenti e canali digitali di ingaggio del consumatore sempre nuovi. Più popolare tra tutti, il gaming: il 39% dei consumatori è a conoscenza del fatto che i marchi interagiscono anche attraverso i videogames e, di questi, il 55% ha comprato un articolo virtuale all’interno del gioco. "Il comparto ha mostrato solidità e sta rispondendo velocemente alle nuove tendenze socio-culturali. Fra queste certamente la sostenibilità, ma colpisce anche la spiccata virtualizzazione dell’esperienza del lusso testimoniata dal successo delle vendite in livestreaming e dall’ingresso dei brand nel gaming, comparto che ha raggiunto nel 2020 il valore di 178 miliardi di dollari" ha aggiunto ancora Lunelli.
L’evidenza di questi dati ha rafforzato la convinzione dei brand di dover fornire al consumatore un’esperienza fluida e integrata, oltre che il più possibile 'personalizzata' tra i diversi canali: per questo motivo, si va per la costruzione di un ecosistema distributivo con esperienza omnichannel senza soluzione di continuità, con forte impulso verso il social & live commerce. Lo scorso anno il 46% dei consumatori True Luxury ha concluso gli acquisti all’interno dello store e un 30% di essi ha dichiarato di aver effettuato ricerche online prima di effettuare la spesa. Ad influenzare le vendite sono stati soprattutto i livestream virtuali, soprattutto in Cina e Usa, dove il potenziale di mercato del comparto si stima possa raggiungere i 25 mld di euro nel 2023. Anche il versante della sostenibilità sta guadagnando terreno, conquistando sempre più rilevanza nel processo decisionale d’acquisto dei consumatori: non a caso, 6 fruitori su 10 (7 su 10 nel caso di Millennials e GenZ) tengono conto, prima di effettuare una spesa, di responsabilità e purpose dei brand a cui si rivolgono. Infine, tra le numerose tendenze in crescita, si evince una marcata polarizzazione dei valori dei brand tra stile occidentale e orientale: nello specifico, mentre europei e statunitensi prediligono un’ immagine più classica e sobria, nelle zone adiacenti alla Cina sono più apprezzate stravaganza e fantasie iconiche.