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'Roma è di moda', il 28 luglio in via Veneto. Sei storie in cento abiti
Serata evento per raccontare l'artigianato made in Italy
Una serata-evento per raccontare l’alto artigianato made in Italy, lungo un percorso che intreccia tradizione manifatturiera e moda ecosostenibile con la danza, la recitazione e la musica: Roma è di moda. Via Veneto edition, è lo spettacolo ideato e curato da Stefano Dominella con la direzione artistica di Guillermo Mariotto e il coordinamento organizzativo di Zètema Progetto Cultura, promosso da Roma Capitale (assessorato Moda, Grandi Eventi, Turismo e Sport). in programma giovedì 28 luglio alle 21, nell'iconica cornice di via Veneto.
“Per l’appuntamento che chiude idealmente questo straordinario calendario del mese della moda romano abbiamo scelto un altro luogo simbolo della storia e dello stile della nostra città: via Veneto", dichiara l'assessore capitolino Alessandro Onorato. "In questo luglio pieno di suggestioni ci siamo emozionati con la sfilata evento di Valentino in piazza di Spagna; per la prima volta abbiamo ospitato in piazza del Campidoglio il concorso internazionale Who is on next? con Altaroma e ora, nella strada resa famosa nel mondo negli anni ’60 per le atmosfere della Dolce Vita, un altro evento prestigioso e carico di significati. Roma, finalmente dopo 20 anni, ha ritrovato la centralità e la visibilità che le spetta nel panorama internazionale della moda", conclude Onorato. "Un percorso che siamo impegnati a sostenere insieme alle aziende, agli operatori e ai protagonisti del settore per rendere ancora più riconoscibile il brand e lo stile Roma in Italia e nel mondo”.
Lo spettacolo, presentato da Pino Strabioli con Ema Stokholma prevede il susseguirsi di quadri moda, interpretati da modelle internazionali, alternati ad interventi di danza con la partecipazione straordinaria dell’étoile Alessio Rezza e con i ballerini del Corpo di Ballo del Teatro dell’Opera di Roma, che danzeranno una coreografia sul tema dell’inclusione creata da Giovanni Castelli. Le attrici Nancy Brilli e Paola Minaccioni interpreteranno brani tratti da opere legate a Federico Fellini, Ennio Flaiano e ad Anna Magnani. Verranno proiettate, sul grande schermo, immagini dedicate ad una “Dolce Vita” reinterpretata, con la presenza anche del maestro Rino Barillari, protagonista dell’omaggio alle classiche figure dei paparazzi.
Con la regia di Rossano Giuppa sei storie di moda dense di cultura, di arte, di alto artigianato saranno raccontate attraverso 100 abiti. Apriranno lo spettacolo le creazioni dell'archivio privato di Stefano Dominella, creati dai couturier che hanno scritto le pagine più importanti dell’alta moda italiana da Antonelli a Irene Galitzine, da Fabiani a Valentino, da Lancetti a Sarli. Creatori di moda che partendo proprio da Roma hanno lanciato il made in Italy nel mondo. A seguire, il singolare tributo ad Anita Ekberg, che apparirà avvolta nell’originale sirena di velluto nero. Decine di paparazzi-attori avvolgeranno l’iconica attrice protagonista della pellicola 'La Dolce Vit'” tra flash, grida e le note vibranti della tromba di Michele Civitano e le percussioni del TORQ Percussion Quartet. Ospiti sul maestoso palco di 30 metri progettato per l’occasione davanti alla bellissima Porta Pinciana, Lineapiù Italia, azienda leader e fiore all’occhiello nel settore dei filati di pregio che presenterà alcune creazioni tratte dal proprio archivio, i designer Alessandro Consiglio, Guillermo Mariotto, Francesca Liberatore e il giovane Federico Firoldi. Verrà reso un omaggio a Brunello Cucinelli attraverso la realizzazione di un tableau vivant con alcune creazioni iconiche della maison di Solomeo indossate da un gruppo di giovani collaboratori a formare un Ritratto di Famiglia.
Lineapiù Italia azienda leader nei filati di ricerca ha aperto eccezionalmente le porte del suo archivio storico svelando inediti incanti da indossare. Un dialogo continuo tra eccellenza e made in Italy. Anno dopo anno, Lineapiù Italia, fondata nel 1975 a Capalle, vicino Firenze, da Giuliano Coppini, garantisce ricerca e innovazione al settore tessile. Un brand che ha cambiato il profilo stesso della maglieria in Italia e nel mondo. Un fil rouge che continua a scorrere in trama e ordito di punti maglia e filati da sogno. "L'Archivio Storico Lineapiù rappresenta per noi la volontà di costruire stile e cultura sulla bellezza, sulla competenza, sulla memoria. - afferma Alessandro Bastagli, presidente di Lineapiù Italia - Nato nel 2012 per conservare un patrimonio unico di filati, teli, punti maglia, capi in maglieria sperimentale, in questi 10 anni si è arricchito con gli abiti delle maison più famose del mondo, per raccontare l’evoluzione della moda e del filato nella storia. L’Archivio, completamente digitalizzato, diventa così il modo tramite cui Lineapiù Italia restituisce cultura, ispirazione, contaminazione, ricerca, sfida agli studiosi, agli stilisti e a tutti gli appassionati. Siamo orgogliosi - prosegue Bastagli - di portare in scena a Roma i sensi di questo nostro gesto di amore per la maglieria, e condividere col pubblico di Via Veneto la ricerca di inedite forme di bellezza.”
Guillermo Mariotto poliedrico designer da anni si impegna con le sue collezioni a promuovere un’idea di moda il più possibile rispettosa dell’ambiente senza però rinunciare a un estro creativo libero da freni o inibizioni. Sul palco creazioni realizzate anche con l’utilizzo della gomma riciclata da Ecopneus, società partner dello spettacolo che opera per il rintracciamento, la raccolta, il trattamento e il recupero di pneumatici fuori uso. Avanzi di tessuti di alto pregio, tagli sartoriali, design innovativi si sposano con i manufatti in gommariciclata, dando vita a un mondo onirico, che vuole raccontare attraverso l’arte l’importanza sempre più attuale della tutela dell’ambiente. La gomma riciclata da Ecopneus salirà sul palcoscenico sia come parte delle scenografie, sia negli abiti realizzati ad hoc per la performance. Per la prima volta questo materiale riciclato diventa un elemento artistico, grazie a un mondo in cui la creatività e la capacità di vedere il futuro riescono a dargli nuova forma.
E, ancora, Francesca Liberatore. Passione e determinazione contraddistinguono la designer italiana che ha portato alto il nome del made in Italy, anche oltreoceano: nel 2014 Francesca Liberatore vince il concorso mondiale DHL Exported and IMG che le ha permesso di calcare le passerelle del Salon del Lincoln Center, The Dock Skylight at Moyniahn Station, Gallery 1 di Clarkson Square, della Fashion Week di New York eccezionalmente a Roma per presentare una selezione di Iconic pièces del suo universo, in una continua ricerca tra tradizione e contemporaneità. Per la raffinata e sperimentale eco-couture di Alessandro Consiglio, accompagnati dalle note del sopranista Paolo Anziliero adornato dai gioielli etici della DiamonDiamond di Andrea Falcioni, ecco splendidi cappotti realizzati con nastri di vecchi VHS lavorati all’uncinetto. Le Piccole spugne rubate ai lavori domestici diventano una cancellata del seicento che adorna un capo spalla di rara bellezza. Le borse di Marta Giacomini realizzate con le lastre di vecchie radiografie completano gli outfit di Consiglio. Materiali insoliti, Recycle che genera sindrome di Stendhal: un vero inno alla sostenibilità che non rinuncia al glamour.
“Salvare il Pianeta con l’Upcycling” è l’imperativo del designer gender-free Federico Firoldi che lo racconta attraverso un mondo di colori, di lavorazioni, di tecniche e materiali etici ed ecosostenibili. La sua collezione è un invito alla danza della vita per partecipare attivamente al risveglio glamour del pianeta Terra. Firoldi sostiene una moda al passo con i concetti di genere non-binario ed ecosostenibilità. Porta avanti il suo brand omonimo creando capi che possono essere indossati da chiunque li voglia indossare, recuperando capi e materiali di seconda mano. Infine, l’omaggio all’ospite d’onore, il designer-imprenditore Brunello Cucinelli, le cui creazioni sono un inno alla colta bellezza. Vive in un perfetto equilibrio tra etica e armonia del mondo. Le sue emozioni da indossare ribadiscono il forte legame tra moda ed arte, tra design ed etica. Brunello Cucinelli e l’intero gruppo dei suoi collaboratori sono gli ideali ambasciatori del made in Italy nel mondo.