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Scienziati a commissione europea, stop a incentivi a centrali a biomasse alimentate a legno
Fantoni (Federlegno), "pesanti ricadute ambientali"
"Il documento fatto pervenire da parte di 500 scienziati alla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, al presidente degli Stati Uniti Joe Biden e ad altri capi di Stato, per chiedere di porre fine a una politica di sussidi e incentivi verso quelle centrali a biomasse che utilizzano prodotto forestale di valore è un passo nella giusta direzione. Non è più accettabile che chi utilizza il legno pregiato per produrre energia, sottraendolo a più nobili impieghi, non solo sia tollerato, ma addirittura incentivato". A dichiararlo è Paolo Fantoni, vicepresidente di FederlegnoArredo.
"Da anni la nostra federazione è impegnata in tal senso – spiega Fantoni – e la presa di posizione da parte della comunità scientifica, non fa altro che confermare la bontà del nostro percorso, il cui obiettivo è porre fine a una distorsione che ha ricadute negative sia in termini economici che ambientali". I 500 scienziati autori della lettera ritengono insensato in termini climatici, di conservazione della biodiversità ed energetici, incrementare l’abbattimento di interi alberi e bruciarli per uso energetico industriale.
"Bruciare biomassa legnosa di origine forestale per produrre energia su grande scala ha pesanti ricadute sull’ambiente e sul mantenimento della biodiversità - baluardo indispensabile al diffondersi di epidemie. Inoltre, porta a una paradossale carenza di materia prima, impattando sull’intera industria del legno, mobile incluso. L’Europa sta mettendo al centro delle sue politiche proprio la sostenibilità e non riteniamo sia coerente sostenere chi invece la mina, a differenza del nostro comparto che ha proprio nella sostenibilità, nell’uso certificato del legname e nel suo riciclo punti di forza incontrovertibili". "L’Italia è il primo Paese che si è reso virtuoso nella capacità di riutilizzare il legno, con tecnologie innovative. Oggi il 97% della produzione nazionale di pannello truciolare è fatta al 100% con pannello di riciclo. Crediamo – conclude Fantoni – che sarebbero molto più opportune politiche economiche volte a incentivare ad esempio l’industria delle prime lavorazioni del legno".