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Tiffany - Lvmh, volano gli stracci

Il colosso francese, "disonesti"

Volano gli stracci tra Tiffany e Lvmh, dopo il mancato deal che avrebbe dovuto portare alla fusione tra le due realtà del lusso. Prima il colosso francese che dichiara non vi siano le condizioni per procedere al merger, anche in considerazione della richiesta delle autorità francesi di rinviare la finalizzazione dell'operazione a causa dei noti problemi commerciali Usa - Francia. Poi Tiffany, che ieri ha annunciato di avere intentato una causa presso la Corte dello Stato del Delaware contro Lvmh affinché quest'ultima rispetti  l'obbligo contrattuale derivante dall'Accordo di Fusione di completare l'operazione alle condizioni concordate. Oggi la reazione francese: Lvmh si dichiara "sorpresa" dalla causa intentata da Tiffany e ritiene che questa "azione legale sia totalmente infondata. È stata chiaramente preparata da Tiffany molto tempo fa, comunicata in modo fuorviante agli azionisti ed è diffamatoria".

Il gruppo francese assicura che "si difenderà con forza. La lunga preparazione di questo incarico dimostra la disonestà di Tiffany nei confronti di Lvmh. Questa azione si basa essenzialmente sull'accusa di Tiffany secondo cui Lvmh non avrebbe preso le misure ragionevolmente necessarie per ottenere tempestivamente le autorizzazioni delle varie autorità di regolamentazione. Tale accusa - chiosano i francesi - non ha alcun fondamento e Lvmh lo dimostrerà alla Corte del Delaware". Oltretutto il board di Lvmh "oltre agli elementi già sollevati, ha avuto l'opportunità di esaminare l'attuale situazione economica di Tiffany e la sua gestione della crisi. Ha rilevato che i risultati del primo semestre e le sue prospettive per il 2020 sono molto deludenti e significativamente inferiori a quelli di marchi comparabili del Gruppo".

 

 

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