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Unopiù esce dal concordato preventivo, chiude l'anno con EBITDA positivo e lancia del Transformation Plan
Dopo una fase di ristrutturazione, Unopiù, storico marchio italiano dell’arredo outdoor, ottiene l’omologa di uscita dal concordato preventivo e presenta il nuovo corso che punta sull’e-commerce e sulla crescita internazionale. Chiuso il 2021 con un incremento del fatturato del 27% su base omogenea rispetto al 2020, l’azienda raggiunge l’Ebitda migliore degli ultimi 10 anni. Milano, 3 novembre 2022 Nuovi mercati, distribuzione omnichannel, digital transformation, cultura del design e capacità di attrarre nuovi talenti. Unopiù traccia la nuova rotta da percorrere e inaugura la seconda fase del suo ‘Transformation Plan’, che traghetterà l’azienda verso un nuovo modello di business. Obiettivo: diventare uno dei leader più innovativi dell’outdoor design e superare i 50 milioni di ricavi entro 3 anni, segnando così un raddoppio rispetto ai risultati attuali. Nata nel 1978 e da subito sinonimo di eleganza italiana nel vivere gli ambienti esterni, Unopiù si mette alle spalle definitivamente una stagione non semplice. A sette anni dalla presentazione della domanda di concordato preventivo, infatti, il Tribunale di Roma ha emesso l’omologa che ne sancisce l’uscita. Per effetto del miglioramento della posizione finanziaria realizzata dal nuovo management, Unopiù è pronta ad affrontare la competizione internazionale con tutte le carte in regola, anche grazie a una visione e a una direzione strategica chiara. “Siamo molto felici di aver finalmente chiuso questo capitolo. Ringrazio i nostri azionisti, i miei collaboratori e l’avvocato Vittorio Muschitiello di Pirola Pennuto Zei & Associati per il duro lavoro e la resilienza. Ora siamo liberi di concentrarci sulla crescita futura”, dichiara Christian Rauch, CEO di Unopiù.
LA SVOLTA
Già nel 2019, un anno dopo l’ingresso del nuovo management guidato dal CEO Christian Rauch, Unopiù aveva registrato i migliori risultati degli 8 anni precedenti con ricavi per 22,8 milioni di euro. Il fatturato nel 2021 è cresciuto ulteriormente rispetto al 2020; l’Ebitda è tornato positivo, il migliore degli ultimi 10 anni. “Escludendo il fatturato degli showroom a marginalità negativa chiusi nel 2020, la crescita in termini omogenei è stata pari al +27%. Questi risultati - prosegue Rauch - sono stati possibili grazie a un rapido remix dei canali di vendita e alla crescita dell’e-commerce. Le vendite online hanno quasi raddoppiato il peso sul fatturato totale rispetto al 2019, pari a oltre il 20%, collocando Unopiù ai vertici del settore dell’arredo su tale parametro”.
NUOVI MERCATI
Oggi Unopiù vende i suoi prodotti attraverso quattro canali: 10 negozi a gestione diretta (di cui 4 in Italia, 4 in Francia, 1 in Germania, 1 in Spagna), rivenditori, contract e una piattaforma di e-commerce. Le vendite fuori l’Italia già rappresentano i due terzi dell’attività e costituiscono il maggior potenziale di crescita futura, come ad esempio in Nord America o in Medio Oriente. Unopiù opera già nella digital economy con 10 siti e-commerce in Italia, Francia, Germania, Spagna, Svizzera, Austria, UK, USA ed uno dedicato al resto d’Europa. VISIONE AL 2025 Nonostante la crisi europea attuale, Unopiù è molto fiduciosa per il suo futuro. “Grazie alla nostra strategia chiara, al nostro impegno quotidiano e a investimenti strategici, stiamo trasformando Unopiù in un leader globale del settore” assicura il CEO Rauch. La maggior parte della crescita dei ricavi verrà dal business B2B e dall’e-commerce. La società si focalizzerà, in particolare, sulla Trasformazione Digitale che modernizzerà e rafforzerà ogni parte dell’azienda. Un deciso cambio di passo verso il marketing digitale già in atto grazie a: un CRM completamente rinnovato; una nuova strategia social, media e content; un nuovo sito web; un nuovo configuratore di spazi che sarà lanciato entro l’anno. Inoltre, un nuovo Retail Concept integrerà perfettamente il mondo digitale con lo store fisico. Questo format sarà inaugurato presto nelle maggiori capitali del design europeo. E ancora, Unopiù darà vita a un dipartimento ‘Boutique Contract’, creato per sviluppare il business con il mondo dell’ospitalità e dei professionisti del mondo dell’architettura.