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Wall Street snobba disoccupazione, G20 vara il 'What ever it takes'

Chiudono positive le piazze finanziarie europee dopo una giornata in altalena, spinte dal buon andamento di Wall Street, in rialzo nonostante il dato sulle richieste di sussidi di disoccupazione che sono salite di 3,28 milioni, quasi il doppio di quelle attese, un dato importantissimo se si pensa che la settimana precente alla rilevazione chiusa il 21 marzo erano state 282mila. Il dato, reso noto dal dipartimento del Lavoro americano poco prima del suono della campanella a Wall Street, è stato completamente snobbato dai listini Usa che sono partiti in verde e tutt'ora viaggiano in progresso: Dow Jones +5,3%, Nasdaq +4,29%, S&P 500 +4,94%. Intanto oggi si è riunito il Consiglio europeo al quale, in qualche modo, ha dato abbrivio l'ex presidente della Bce, Mario Draghi, che intervenendo dalle pagine del Financial Times, ha chiarito come tutto il sistema finanziario debba essere messo in moto e come gli Stati debbano fare leva sul debito pubblico. Altre vie, Draghi, non ne vede.

E oggi al termine della riunione avvenuta in videoconferenza, il presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio Europeo, Charles Michel, hanno lanciato il loro whatever it takes: di fronte a una situazione senza precedente, servono azioni senza precedenti. "Serve - hanno dichiarato - una azione veloce, massiva e coordinata a lilvello globale, sia sul fornte della sanità, sia su quello dell'economia". In questo senso si deve "fare ricorso a tutti gli strumenti di politica fiscale e monetaria", mentre le risposte nazionali devono essere "coordinate". Dal G20 arriva l'iniezione di 5000 miliardi di dollari nell'economia mondiale, spiega una nota del G20, per contrastare "gli impatti a livello sociale, economico e finanziario della pandemia".

In questo scenario, Milano ha terminato la seduta con un progresso dello 0,73%, Francoforte +1,35%, Parigi +2,51%, Londra +2,09%. Tra le blue chips milanesi vola il risparmio gestito con FinecoBank che avanza del 9,17%, Azimut che segna +7%. In forte rialzo Buzzi (+7,25%), Leonardo +6,06%. Sul fronte opposto Tim (-4,96%), Amplfon (-4,33%) e Ferragamo (-3,19%). E a proposito di lusso, mette le ali Giglio Group che avanza del 33,33%, Safilo segna +6,02%, Cucinelli +5,33%. Aeffe +3,38%. vendite su Technogym (-4,46%), BasicNet -3,68%, Tod's -0,74%.  

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